Il concerto di questa sera che ha inaugurato ufficialmente l'Expo 2015, con l'Orchestra ed il Coro del Teatro alla Scala di Milano, ci ha fatto subito pensare al Concerto di Capodanno che, in diretta, Rai Uno ha trasmesso dal Teatro La Fenice, a partire dal 2004 per festeggiare 'dov'era e com'era' il teatro ricostruito, dopo l'incendio. E, più ancora, alla fatica che un direttore artistico come Pereira ( sovrintendente, innanzitutto) ha dovuto fare per convincere i solisti, soprattutto loro, a cantare all'aperto una serie di brani celebri di opere le più diverse e di diversi autori, l'uno dietro l'altro, alla maniera di famosi Concerti 'Martini & Rossi', ed anche, appunto, del Concerto di Capodanno di Rai Uno.
Perché i cantanti - lo sappiamo per esperienza diretta, o perchè così ci è stato detto in più d'una occasione - non amerebbero questo tipo di concerti, anche se al chiuso, come non li amerebbero neanche i direttori artistici che, invece, godono solo alla riscoperta di un titolo sconosciuto, soprattutto quando è apprezzato solo dalla critica e niente affatto dal pubblico, che per loro vuol dire appuntarsi una medaglia al 'valore culturale' sul petto.
S'è ascoltata anche 'Di quella pira' - che a Venezia è vietato - il brindisi dalla Traviata, la Tarantella di Rossini, e il pucciniano 'e lucean le stelle' ecc... Bocelli mattatore, direttore Armiliato.
E c'è poi il capitolo P.P.( Presentatori Peracottari), nel quale è scritto a lettere cubitali il nome di Bonolis che non è capace di presentare, come si deve, una serata che mette l'Italia sotto gli occhi di tutti, come quella dell'inaugurazione dell'EXPO. Saluta in varie lingue, trattandosi di una trasmissione in mondovisione, ma le storpia e ci scherza come si fa quando si vuole ingiuriare uno straniero di cui non si capisce la lingua. Vergognoso. Scherza, rasentando anche la volgarità, nel presentare la Clerici - certo una scelta non felicissima per l'occasione - attirata a Milano, sottolinea Bonolis, a causa del cibo, ( lei la signora delle tagliatelle!) anzi, aggiunge, 'lei stessa è un padiglione' che...' andrebbe visitata' aggiunge testualmente, mentre gli punta gli occhi addosso, squadrandola dalla testa al petto.
E poi, annunciando Lang Lang che sta per suonare 'alla turca', celebre rondò da una sonata di Mozart ( n.11) dice testualmente: ed ora 'il Concerto per pianoforte n.11 di Mozart'. E' possibile che nessuno degli autori sapesse il titolo esatto del brano pianistico mozartiano? Che figura ci facciamo di fronte al mondo?
Non manca - come poteva? - il coro 'Va pensiero'. esattamente come a Venezia, mentre il brindisi finale del concerto veneziano qui è stato servito in apertura, per augurare all'EXPO un felice svolgimento.
E, per finire, sorpresa delle sorprese, 'O sole mio', cantato a squarciagola da tutti i cantanti schierati davanti all'orchestra, augurandosi che domani il sole , più sereno sereno, splenda davvero sull'avversata EXPO milanese, oscurando quel costoso inutile pacchiano 'albero della vita' orgoglio di Balich, inventore agricoltore.
P.S. Grande successo per Rai 1: 6.361.000 telespettatori, per uno share del 27,2%, hanno seguito la lunga diretta da Piazza Duomo, per il concerto inaugurale dell'EXPO, durato dalle 21.15 circa fin quasi a mezzanotte.
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