Finalmente anche il compenso del presidente sovrintendente e direttore artistico dell'Accademia di Santa Cecilia - che da qualche mese è Michele dall'Ongaro, celebre compositore - è stato reso noto: 240.000 Euro annui, per i prossimi cinque anni. E già, cinque anni. L'Accademia, ricevuta l'autonomia di gestione, come del resto è stata riconosciuta anche alla Scala, allunga la durata in carica del suo presidente sovrintendente direttore artistico a cinque anni, gli anni in carica del nuovo Consiglio di Indirizzo, come richiesto dalle nuove disposizioni legislative.
Come dall'Ongaro viene compensato attualmente in Italia solo Alexander Pereira, sovrintendente della Scala, come dall'Ongaro sovrintendete ed anche direttore artistico. Con una bella differenza fra le due istituzioni e cioè che l'organizzazione di un teatro è enormemente maggiore e più impegnativa di quella di una istituzione sinfonica, il personale delle due istituzioni è numericamente assai diverso, in rapporto forse di 1 a 2, ed il bilancio dei due enti, anch'esso, distantissimo - naturalmente quello della Scala è di molto superiore, forse più del doppio.
Ma i due amministratori percepiscono il medesimo compenso annuo. Come mai? Semplicemente perchè - e questo vale soprattutto per santa Cecilia, tale compenso, alla fin fine , è lo stesso interessato a definirlo. In pratica il presidente sovrintendente direttore artistico se lo è attribuito facendo ratificare l'ammontare dal suo consiglio di amministrazione. Si pensi solo che Cagli percepiva oltre 300.000 Euro annui, prima che la legge prescrivesse che gli stipendi delle società pubbliche non avessero a superare quello del Presidente della repubblica.
Oltre Scala e Santa Cecilia, nessun'altra fondazione elargisce al suo capo in testa un compenso simile, neppure l'Arena di Verona che per la sua tipicità procura al sovrintendente altri, maggiori grattacapi. Il sovrintendente appena riconfermato, Girondini, percepisce 200.000 Euro, con la possibilità di aggiungervene altri 50.000, a seguito di risultati raggiunti. che, per l'Arena in specie, saranno irraggiungibili nei prossimi cinque anni, a causa della voragine nel suo bilancio; mentre Scala e Accademia hanno i bilanci in ordine.
Ciò che maggiormente colpisce, ragionando di tali cifre, e soprattutto restringendo il discorso a Santa Cecilia è che dall'Ongaro o qualunque altro gli succederà, percepirà lo stesso compenso annuo dell'amministratore delegato della Rai, come uscirà dalla riforma che in questi giorni si sta discutendo. E l'amministratore delegato della Rai, governa bilanci sul miliardo di Euro e forse più, ed un esercito di dipendenti che supera di gran lunga le 12.000 unità.
Mentre l'unico pensiero che ci consola è che il Presidente sovrintendente direttore artistico dell'Accademia percepisce lo stesso compenso del Presidente della repubblica e che non potrà mai superarlo, almeno per i prossimi cinque anni. Poi se anche il compenso del Presidente verrà aumentato per effetto dell'inflazione e dell'adeguamento al costo della vita, beh, allora anche il Presidente dell'Accademia- giustamente - potrà richiedere un adeguamento; altrimenti come fa a sopravvivere e ad arrivare alla fine del mese?
Nel ragionare di Milano , Verona e Quirinale, ci siamo dimenticati dell'altra fondazione romana, il Teatro dell'Opera, oberata di debiti, con dipendenti a cui si è decurtato lo stipendio, che ha un sovrintendente nuovo di zecca, Carlo Fuortes. Il quale vorrà certamente che gli venga confermato il compenso che aveva quando era solo Amministratore delegato di Musica per Roma e cioè la stessa cifra del Presidente della repubblica. Chiediamo venia per la distrazione e buon stipendio a tutti.
PRECISIAMO che Fuortes, percepisce dall'Opera di Roma uno stipendio per il 2015 di Euro 177.000, ai quali si aggiungono Euro 62.000, da gennaio a maggio, come amministratore delegato di Musica per Roma. Sommati, i due compensi, fanno 239.000 Euro per l'anno in corso. Come si può vedere, Fuortes costa molto meno di Pereira e dall'Ongaro: 1 ( scusate: 1.000 appena) Euro in meno per l'anno in corso, per il 2016 poi si vedrà. Forse si renderà necessario un adeguamento.
Nessun commento:
Posta un commento