domenica 3 settembre 2023

Bologna. Festival Respighi. Prima edizione, dal 24 settembre al 3 ottobre

 

La I edizione del Festival Respighi Bologna si svolgerà poi fra il 24 settembre e il 3 ottobre 2023, con un calendario ampliato a dodici appuntamenti, distribuiti nei principali luoghi d’arte e cultura della città, per ripercorrere la vita e le opere di Respighi, celebrando il ruolo fondamentale del compositore nel Novecento mondiale e al contempo esplorandone i lavori meno noti, e riscoprendo l’effervescente temperie culturale e sociale dell’Italia dell’epoca.

Si riconfermano le partnership con istituzioni come il Conservatorio “G.B. Martini” di Bologna, che aprirà il Festival il 24 settembre con la sua Orchestra, solista Mariangela Vacatello e direttore Carlo Goldstein, in programma la prima esecuzione assoluta del brano Omaggio a Respighi, commissionato a un giovane compositore che sarà selezionato a luglio fra i più meritevoli del Conservatorio felsineo. Ad un altro brillante allievo del Conservatorio, il pianista Gian Marco Verdone, sarà affidato il Concerto in modo misolidio di Respighi, mentre Mariangela Vacatello eseguirà il Quarto Concerto di Rachmaninov, in un programma che si completerà con la Rapsodia in Blu di Gershwin: tre opere scritte ad un anno di distanza l’una dall’altra, fra il 1924 e il 1926, dove i rispettivi compositori sembrano guardarsi a vicenda: dall’America alla Russia, passando per Bologna.

Una world première, il 25 settembre in collaborazione con Cineteca di Bologna, sarà la nuova sonorizzazione del film muto La bella addormentata di Klaus Leni ad opera di Virginia Guastella a partire dalle musiche originali di Ottorino Respighi — idealmente esaudendo il desiderio dell’autore, espresso nell’epistolario con l’editore Ricordi, di realizzare proprio una trasposizione cinematografica della sua opera La bella dormente nel bosco. Una restituzione preziosa per un autore che ha ispirato i più grandi compositori di colonne sonore, da Ennio Morricone a John Williams.

Nell’ottica di “abitare la città” e percorrere i suoi luoghi e il suo patrimonio artistico, e grazie alla disponibilità della Parrocchia di San Giuliano, il 26 settembre la Chiesa di Santa Cristina della Fondazza ospiterà gli archi del Quartetto Guadagnini, Premio “Piero Farulli”, in seno al Premio “Franco Abbiati”. Insieme a un eccezionale pianista come Louis Lortie, l’ensemble proporrà tre “chicche” del repertorio: i Quintetti per archi e pianoforte di Respighi, Borodin e Wolf-Ferrari.

Si rinsalda il legame con il Teatro Duse di Bologna e con la Fondazione Arturo Toscanini di Parma, che il 27 settembre porterà sullo storico palcoscenico di Via Cartoleria un concerto del Festival Toscanini, protagonista la sua Filarmonica diretta da Alessandro Bonato e una voce straordinaria come Anna Caterina Antonacci, impegnata fra l’altro nel poema respighiano Il Tramonto. Il Teatro Duse, testimone proprio delle prime esecuzioni di alcuni lavori di Respighi, sarà anche sede di una puntata di Almanacco di Bellezza, la trasmissione condotta da Paolo Gavazzeni per SKY Classica HD, che vedrà ospiti fra gli altri la stessa Antonacci, oltre all’ideatore del Festival Maurizio Scardovi.

Prosegue anche il sodalizio con il Teatro Comunale di Bologna, cui sarà affidata la serata finale all’Auditorium Manzoni, il 3 ottobre, con la celebre Trilogia romana, capolavoro universalmente riconosciuto di Ottorino Respighi, che l’Orchestra della Fondazione lirico-sinfonica felsinea eseguirà sotto la guida della sua Direttrice Musicale, Oksana Lyniv: un evento straordinario, che sarà aperto da una matinée per le scuole condotta da Nicola Campogrande, che racconterà ai ragazzi tutta la magia delle Fontane, dei Pini e delle Feste romane.

Non solo concerti. Ad approfondire ancora la conoscenza con Respighi, il 28 settembre è prevista la proiezione al Lumière del docu-film Ottorino Respighi: A Dream of Italy di Christopher Nupen, sottotitolato per la prima volta in italiano da Musica Insieme. Una nuova sessione del Convegno internazionale curato dal musicologo Piero Mioli sarà ospitata sabato 30 settembre all’Accademia Filarmonica di Bologna, e da quest’anno si concluderà con un concerto nella Sala Mozart dell’Accademia: protagonisti Emy Bernecoli e Elia Andrea Corazza, interpreti e studiosi cui si deve la prima incisione integrale delle opere per violino e pianoforte di Respighi. Dopo il successo dell’edizione 2022, Musica Insieme ha in serbo inoltre una nuova produzione della cena-spettacolo per approfondire la conoscenza del nume tutelare del Festival in un’atmosfera conviviale, fra musica ed eccellenze enogastronomiche: la Cena a Casa Respighi si “consumerà” al Teatro del Baraccano il 1° ottobre, con la regia e la sceneggiatura di Gabriele Duma, e ripercorrerà i dialoghi fra Ottorino Respighi e la moglie Elsa, già sua allieva, e ben presto divenuta insostituibile compagna di vita, Musa e consigliera, oltre che interprete di molte sue opere, che verranno eseguite durante la serata. In scena due attori e due musicisti saranno gli alter ego dei protagonisti: lo stesso Gabriele Duma e Lorenzo Bizzarri daranno “voce” a Respighi, mentre Lucrezia Venturiello e Antonella Franceschini interpreteranno Elsa. La cena sarà preceduta da una Passeggiata guidata nei luoghi di Respighi, a cura delle guide di Mirarte, che si concluderà con l’ascolto dei rulli degli strumenti Vorsetzer della Collezione Severi di Cesena, strumenti meccanici unici al mondo, capaci di restituirci a distanza di un secolo il “tocco” di Ottorino Respighi e di molti suoi contemporanei.

Aspettando il Festival… martedì 19 settembre, lo speciale webinar Ottorino Respighi conteso fra Bologna e Roma, organizzato in collaborazione con Mirarte illuminerà il periodo romano del Maestro, raccontando la sua esperienza professionale e di vita nella Capitale, dall’incarico al Conservatorio di Santa Cecilia alla celeberrima Trilogia Romana, che ha immortalato la Città Eterna come nessuno mai nella storia della musica, e che concluderà proprio questa edizione del Festival.

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Ottorino Respighi è stato, assieme ad altri musicisti e personalità delle cultura italiana, vittima inconsapevole della sua 'adesione' al regime. Che la sua musica sia fra le più eseguite al mondo è fuori di dubbio, specie la sua cosiddetta 'trilogia' romana. In anni non lontani Gianluigi Gelmetti si incaricò di ridar vita ad alcuni suoi titoli operistici, senza riuscire però a farli entrare nel repertorio più frequentato. Adesso il festival bolognese potrebbe riuscirci, e darci una immagine 'musicale' del noto compositore più completa e giusta.

 Tanti anni fa abbiamo frequentato per un periodo Elsa Respighi, moglie e musa di Ottorino. La quale amava ripetere, a testimoniare che il nome del marito, in conseguenza della sua musica, era conosciutissimo all'estero, che i gruppi di stranieri, soprattutto dell'Estremo oriente, quando arrivavano a Roma, chiedevano di inserire nella tappe consacrate del tour  nella Capitale - Colosseo e San Pietro - anche la casa di Elsa Respighi. ( P.A.)

 



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