"A proposito di etica del nostro mondo, vorrei, infine, soffermarmi sul pesante, sproporzionato attacco che Beatrice Venezi ha subìto in seguito al concerto al Senato con l’Orchestra Haydn da lei diretta, trasmesso su Rai1 lo scorso 18 dicembre. L’ho trovato eccessivo e ingiustificabile, mosso essenzialmente da prese di posizione più ideologiche che artistiche. Spesso, di fronte a una donna che dirige, una compositrice o una concertista, si applica una lente di giudizio più severa. E così si sottolineano con piacere anche le piccole mancanze e le fragilità. Penso che le critiche nei confronti di Beatrice Venezi, sulla sua chiarezza del gesto, sulla tecnica di fraseggio o addirittura sull’abbigliamento siano state animate da argomentazioni vetuste e fuori luogo oltreché, oserei dire, da scarso equilibrio di giudizio. Come si può sostenere un confronto tra chi ha maturato esperienza in anni di attività con chi è agli inizi della carriera e può sicuramente dire la sua negli anni a venire? Parliamo di aprire ai giovani ma poi li accusiamo di non avere esperienza, quasi che l’esperienza fosse una dote naturale e l’essere giovani una colpa. Da sempre, è normale considerare il network personale parte del nostro bagaglio professionale. Noto che è molto frequente la tendenza a considerarlo un merito quando parliamo di noi stessi e un favoritismo quando valutiamo quello degli altri".
Giorgio Battistelli
( Da una intervista di inizio 2023, alla vigilia della tournée della Orchestra Haydn in Giappone)
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