Per Giacomo Puccini, del quale l'anno prossimo ricorre il primo centenario della morte, per le cui celebrazioni il Governo ha messo a disposizione oltre 9 milioni di Euro, nominando un Comitato nazionale, alla cui Presidenza - non sappiamo su suggerimento di chi - Draghi ha messo Alberto Veronesi, contestatissimo, si apre veramente un anno di passione, altro che celebrazioni.
Il calendario delle celebrazioni nazionali di Puccini nessuno ancora l'ha visto, Veronesi, reo di troppe disattenzioni e protagonismi, lamenta addirittura che non siano stati neppure affissi i manifesti delle prime tappe di dette celebrazioni, e il Festival di Torre del Lago a lui intitolato è in piena crisi. Anche per colpa di Giorgio Battistelli, il quale all'inizio di aprile di quest'anno si è dimesso da direttore artistico, dicendo semplicemente che i suoi quattro anni di lavoro avevano prodotto frutti e che era ora di cambiare, anche perchè lui si accingeva ad assumere nuovi impegnativi incarichi.
E l'impegno pucciniano alla vigilia delle celebrazioni centenarie? chissenefrega, verrebbe da dire in sua vece.
Già, perchè a primavera inoltrata lasciare un festival estivo senza direttore artistico è già da irresponsabili e ancora di più lo è se al festival dell'anno successivo non vi ha messo ancora mano; anno che per Puccini non è un anno normale, bensì quello del centenario della morte.
Dopo quell'annuncio - che riteniamo irresponsabile - la Fondazione cui fa capo il festival aveva anticipato l'arrivo di un conosciuto direttore d'orchestra inglese al suo posto, ma che oggi viene ridimensionato o retrocesso.
Durante lo svolgimento del festival 2023, reso incandescente dalla malaugurata sortita di Veronesi sul podio da uomo mascherato, neanche in quella occasione si era ascoltata la voce di Battistelli che aveva fatto la programmazione del 2023 ed aveva affidato la direzione dell'opera inaugurale a Veronesi. Battistelli non si è fatto vivo, ma neppure la fondazione l'ha chiamato in causa per discolparsi. Insomma menefreghismo doppio e al quadrato.
E' notizia di oggi la nomina di Pierluigi Pizzi, anni 93, regista osannato della Butterfly dell'edizione 2023 del festival, a direttore artistico del festival 2024, mentre il direttore inglese Jan Latham-Koenig, dato ad aprile come successore di Battistelli ma non ratificato, è nominato direttore ospite principale per la prossima edizione.
Ora è chiaro in quale casino ha lasciato il Festival Pucciniano Giorgio Battistelli? Per aspirare a cosa? E i suoi prossimi datori di lavoro sono ancora convinti della scelta di mettere nelle sue mani una creatura musicale alla quale tengono molto, come il Festival MiTo di cui si è già parlato come prossimo incarico per il compositore di Albano che ha già la direzione artistica dell'Orchestra 'Haydn'?
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