Valorizzare
la bellezza di uno
degli angoli più suggestivi del nord ovest della Sardegna,
nel territorio di Alghero, con un percorso di tutela e sviluppo,
grazie a studi, ricerche e laboratori educativi. È l’obiettivo
dell’accordo stipulato tra
la famiglia Abbado e Legambiente con
la firma di un comodato d’uso gratuito pluriennale del terreno, a
due passi dalle spiagge delle Bombarde e del Lazzaretto, acquistato
30 anni fa dal direttore d’orchestra Claudio Abbado.
Un
progetto presentato questa mattina in conferenza stampa, sulle pagine
Facebook di Legambiente e della Nuova ecologia, che ha visto la
partecipazione di Alessandra e Francesca Abbado ( figlia e nipote del direttore), di Stefano Ciafani,
presidente di Legambiente, Annalisa Colombu, presidente di
Legambiente Sardegna, Roberto Barbieri, presidente del circolo di
Legambiente di Alghero, Michele Meloni, presidente del circolo di
Legambiente di Sassari, del sindaco di Alghero, Mario Conoci, e del
presidente del Parco regionale di Porto Conte, Raimondo Tilloca,
moderati da Enrico Fontana della segreteria nazionale di
Legambiente.
Il
maestro Abbado acquistò quella che era considerata una discarica
informale, un terreno che avrebbe potuto essere destinato alla
costruzione di alberghi e altre strutture che avrebbero deturpato
l’ambiente naturale della costa.
Contemporaneamente, si impegnò a non realizzare alcuna edificazione
immobiliare, cambiando così la destinazione del terreno che divenne,
di fatto, un terreno agricolo, e dedicandosi a un grande progetto di
bonifica: partirono sette tir carichi di scarti e, successivamente,
Abbado fece piantumare 9.000 piante, ristabilendo l’ambiente della
macchia mediterranea caratterizzante del luogo. Negli anni, il
terreno è diventato così un gioiello naturalistico tutelato e
protetto per il suo importante valore ambientale, oggi inserito nel
Parco regionale naturale di Porto Conte.
A seguito della scomparsa
del direttore d’orchestra il 20 gennaio del 2014, ora la
famiglia Abbado ha affidato a Legambiente, attraverso un comodato
gratuito pluriennale, che vedrà impegnati i circoli di Alghero e
Sassari, con il supporto di Legambiente Sardegna e Legambiente
nazionale, otto ettari da gestire per progetti di ambito ambientale e
culturale-scientifico, nel
rispetto delle normative previste dal Ppr, delle disposizioni della
Zona di protezione speciale e del Parco regionale naturale di Porto
Conte.
“Ambiente
e cultura sono le fondamenta di una società sana–
sottolineano Alessandra e Francesca Abbado - i punti d’incontro sono
molteplici, evidenti oggi più che mai nel riconoscimento che la
crisi climatica è per tanti aspetti anche una crisi culturale. Le
due grandi passioni di Claudio, la musica e la natura, hanno sempre
coesistito in sintonia tra di loro. Lui stesso soleva dire che se non
fosse stato musicista avrebbe fatto il giardiniere”. Oggi,
proseguono, “celebriamo e proseguiamo il suo impegno: il terreno ad
Alghero rappresenta un luogo dove l’impegno per la tutela della
natura si concretizza, e nelle mani di Legambiente siamo felici che
potrà diventare anche un luogo di incontro, di ricerca e di
educazione”.
L’accordo “è per noi motivo
di grande orgoglio e
ringraziamo di cuore la famiglia Abbado per la fiducia con cui ha
deciso di affidare alla nostra associazione il compito di garantire
nel tempo la conservazione di quell’area così tenacemente difesa e
riqualificata da Claudio Abbado- spiega Ciafani- e la sua fruizione
secondo i principi e i valori di tutela dell’ambiente che hanno
ispirato la vita di un direttore d’orchestra che ha dato lustro
alla cultura del nostro paese”. È un’occasione straordinaria”
per raccontare come la bellezza e il vivere in armonia con la natura
siano indispensabili per affrontare insieme le grandi sfide che
abbiamo davanti, a partire da quella della crisi climatica”.
Le
azioni intraprese saranno coerenti con il progetto originario ideato
da Abbado, ovvero la tutela e la valorizzazione dell’ambiente. A
programmare e coordinare le attività sarà un Comitato, del quale
faranno parte i rappresentanti della famiglia Abbado e dei circoli di
Legambiente di Alghero e Sassari. Tra gli obiettivi dell’accordo,
lo svolgimento di attività educative, di ricerca e di tutela e
promozione dell’ambiente verso il territorio e verso la comunità
locale e la partecipazione a progetti finanziabili, compatibilmente
con le finalità statutarie delle parti e con il piano di gestione
della Zps Capo Caccia. Prevista
anche la stipula di partenariati o collaborazioni amministrazioni
locali, università, enti di gestione di aree protette, scuole, e la
costituzione di una rete di economia civile per il rilancio
dell’area,
con il coinvolgimento di cittadini, imprese, realtà del terzo
settore, amministrazioni pubbliche e mondo della ricerca.
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