martedì 26 gennaio 2021

Giorno della Memoria. 76 anni da quello storico 27 gennaio 1945 (TGCOM 24)

 Il 27 gennaio si celebra in tutto il mondo il Giorno della Memoria: viene ricordato il 27 gennaio 1945 quando le truppe dell'Armata Rossa arrivarono ad Auschwitz svelando al mondo l'orrore del campo di concentramento, uno dei luoghi dell'Olocausto, liberandone i pochi superstiti. A 76 anni di distanza "non ho mai perdonato, come non ho mai dimenticato", ha dichiarato Liliana Segre nella sua ultima testimonianza pubblica ricordando l'abominio della Shoah.

 Le celebrazioni ufficiali si terranno al Quirinale, alla presenza del capo dello Stato, Sergio Mattarella, e del premier dimissionario Giuseppe Conte. Iniziative per ricordare il genocidio del popolo ebraico si svolgono in Italia e in tutta Europa: nelle scuole, in Parlamento, nei Comuni, nelle tv. Molti degli eventi si terranno in forma virtuale e onlinea causa della pandemia di Covid-19. 

Le iniziative a Roma - Roma Capitale ricorda con Memoria genera Futuro, un programma di appuntamenti online promosso dall'Amministrazione Capitolina in occasione del Giorno della Memoria. L'obiettivo è quello di sensibilizzare le nuove generazioni e non solo al dramma della Shoah. 

 

Le iniziative a Milano - Quest’anno anche le tradizionali visite al Memoriale della Shoah, sotto ai binari della Stazione Centrale a Milano, si svolgono sui social. Dalle ore 8 si può partecipare a un tour virtuale sulla pagina Facebook del Memoriale, mentre alle 16 è in programma una diretta Instagram: 30 guide di un luogo simbolo della Shoah in Italia risponderanno alle domande su una delle pagine più buie della storia di Milano e sul tristemente famoso Binario 21. Da dove partirono, tra il 1943 e il 1945, almeno 20 convogli che deportarono migliaia di ebrei italiani e oppositori politici nei campi di sterminio nazisti. 

Rimini città della Memoria 2021 - Molte le iniziative anche a Rimini, scelta come Città italiana della Memoria 2021. Dedicato a Liliana Segre, il programma settimanale spazia tra linguaggi e discipline diverse, dalla storia al disegno, dal teatro alla musica, dalla fotografia alla radio. Tra gli eventi di maggior rilievo, la mostra online "1938-1945. La persecuzione degli ebrei in Italia. Documenti per una storia", a cura della Fondazione Centro di Documentazione Ebraica contemporanea Cdec di Milano. Un'ampia ricostruzione storica della persecuzione degli ebrei in Italia durante il regime fascista e l’occupazione nazista, dal periodo della minorazione dei diritti e delle persecuzione sociale, tra 1938 al 1943, agli arresti, la deportazione e lo sterminio, che segnarono in modo indelebile la storia dell’Italia, dal settembre 1943 alla Liberazione. 

Le parole di Liliana Segre - "Mentre ero ad Auschwitz per un attimo vidi una pistola a terra, pensai di raccoglierla. Ma non lo feci". Le parole di Liliana Segre, pronunciate a ottobre alla Cittadella della pace di Rondine (Arezzo), risuonano pesantissime. "Capii che io non ero come il mio assassino. Da allora sono diventata donna libera e di pace". 

L'ombra del negazionismo - Mai come oggi, quando i negazionismi avanzano nel mondo, è infatti importante ricordare. Una recente ricerca Eurispes (ottobre 2020) rivela infatti che i negazionisti aumentano anche in Italia: in circa 15 anni la percentuale di chi non crede all'orrore della Shoah è passata dal 2,7% al 15,6% con un 16% che sostiene che la persecuzione sistematica degli ebrei "non ha fatto così tanti morti". 

I social network sono spesso il luogo dove corrono l'odio e l'intolleranza, dove è facile veicolare messaggi che raggiungono molte persone. E' per questo che, di recente, Facebook e Twitter hanno vietato, e rimuovono, i contenuti che negano l'Olocausto. Ma c'è ancora molto da fare e non solo sul web. 

Il Giorno della Memoria - Il Giorno della Memoria è stato istituito il primo novembre 2005 dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite. In Italia la giornata commemorativa è stata invece istituita per legge nel 2000 in ricordo delle vittime dell'Olocausto e delle leggi razziali, nonché di coloro che hanno protetto i perseguitati ebrei a rischio della propria vita e di tutti i militari e politici italiani deportati nella Germania nazista. Il significato della giornata può essere sapientemente racchiuso nelle parole di Primo Levi "Se comprendere è impossibile, conoscere è necessario, perché ciò che è accaduto può ritornare, le coscienze possono nuovamente essere sedotte ed oscurate: anche le nostre". 

La Storia - Sono passati 76 anni da quel giorno del 1945 in cui i cancelli del campo di concentramento di Auschwitz si aprirono per mostrare al mondo gli orrori dell'Olocausto. Le truppe sovietiche della Prima Armata del Fronte Ucraino liberarono circa settemila prigionieri ancora in vita. La liberazione del campo di Auschwitz, seguita nell'aprile del 1945 da quelle di Dachau e Buchenwald, ha mostrato al mondo intero la realtà agghiacciante del genocidio nazista e dello sterminio del popolo ebraico, ancora vivissimi nei racconti dei testimoni sopravvissuti e negli strumenti di tortura e morte utilizzati nei lager. Circa due settimane prima dell'apertura dei cancelli, i nazisti operarono un'ultima terribile "marcia della morte", nella quale condussero verso Auschwitz tutti i prigionieri ancora vivi. Molti di loro morirono lungo il percorso. L'intento di Hitler e della Germania nazista era quello di portare a termine la cosiddetta "soluzione finale della questione ebraica". Il piano per l'eliminazione di sei milioni di ebrei europei prese il via nel 1933, anno dell'ascesa al potere dei nazisti, con la segregazione degli ebrei tedeschi. L'operazione si estese a tutta l'Europa occupata dal Terzo Reich durante la Seconda guerra mondiale in nome della supremazia della "razza ariana". Dopo anni di deportazioni, nel 1941 ebbe inizio lo sterminio fisico per mezzo di eccidi di massa, la maggior parte dei quali nei terribili campi di sterminio. 

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