domenica 24 gennaio 2021

Marco Travaglio e Giuseppe Conte come Leporello e Don Giovanni

  Non vogliamo augurare a Giuseppe Conte di fare la fine  che fa Don Giovanni nel capolavoro mozartiano, uscito dalla penna di Lorenzo Da Ponte: finito dritto all'inferno. 

 Però se c'è per lui un inferno 'politico' nel quale potrebbe precipitare  quello è essere costretto a liberare la poltrona da premier, dopo che le si è attaccato per due governi che a metterli insieme a freddo, l'uno dopo l'altro, in pochissimi sarebbero stati capaci come lui.

 E pure, nelle cronache di questi giorni,  e anche di oggi, sono in molti a dire che stiamo precipitando - un vero dramma! - verso le elezioni politiche, che, detto in altri termini, rappresenterebbero lo spodestamento di Conte. 

E  Marco Travaglio, che di Conte, dei Cinquestelle e del loro governo, è stato il più aperto servitore, sostenitore, difensore ma  anche suggeritore, in un ruolo non dissimile da quello di Leporello che a Don Giovanni teneva aggiornato perfino il 'catalogo' delle conquiste in Italia e nel mondo, che fine farà?

Secondo noi il futuro di Travaglio sarà molto simile a quello di Leporello. Come lui, dopo la tragica scomparsa di Don Giovanni, ai suoi più affezionati lettori, dirà:

             Ed io vado all’osteria a trovar padron miglior

                                              (Lorenzo Da Ponte)

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