sabato 23 gennaio 2021

Al MInistero di Franceschini si 'apre' un tavolo di professionisti della cultura ( da Il Sole 24 Ore)

 

Mibact, nasce Tavolo professionisti della cultura

Dal ministro Franceschini un Tavolo permanente per i lavoratori dei musei, degli archivi e delle biblioteche per avviare maggiori tutele, accrescere le professionalità digitali e bando a Pompei per il contemporaneo

di Marilena Pirrelli

4' di lettura

La pandemia e i successivi lockdown hanno chiuso i luoghi della cultura. Da lunedì scorso - come previsto dalle disposizioni previste dal Dpcm del 15 gennaio - almeno i musei via via stanno riaprendo nelle zone gialle, dal lunedì al venerdì, accogliendo i primi visitatori e c’è chi, come i musei della Direzione regionale Musei Campania, ha aperto con ingresso libero per due settimane o le Gallerie degli Uffizi aperte direttamente dal direttore Eike Schmidt. Anche il Fai ha annunciato le aperture nelle tre regioni gialle, Basilicata e Capania, Toscana, ogni giovedì e venerdì, di Casa Noha a Matera, della Baia di Ieranto a Massa Lubrense (NA) e di Torre e Casa Campatelli a San Gimignano.

Ma l’inattività di questi lunghi mesi di Covid ha colpito i lavoratori garantiti, come i dipendenti del Mibact, e coloro che lavorano nelle società private, nelle associazioni e nel terzo settore e i liberi professionisti, un po’ meno garantiti e ai quali non sempre è stato possibile dare aiuto con i ristori. Per questo il MIbact ha costituito il 21 gennaio un Tavolo permanente per i lavoratori dei musei, degli archivi e delle biblioteche: “un nuovo spazio istituzionale per un costante ascolto delle esigenze dei professionisti di uno dei settori maggiormente colpiti dalla pandemia” spiega il Ministro per i Beni e le Attività culturali e per il Turismo Dario Franceschini, che ha firmato il decreto ministeriale per la tutela dei lavoratori degli istituti e luoghi della cultura a seguito dell'emergenza Coronavirus. “In vista delle misure di rilancio - ha aggiunto Franceschini - si rafforza così il dialogo e il confronto già intrapreso dal Ministero per la definizione degli interventi di ristoro”. Il Tavolo è presieduto dal direttore generale musei Massimo Osanna ed è composto dalle organizzazioni sindacali e dalle associazioni di settore. Vi partecipano anche il direttore generale ArchiviAnna Maria Buzzi, il direttore generale Biblioteche e diritto autore, Paola Passarelli, e i rappresentanti delle istituzioni culturali in base ai temi trattati. Compito principale del Tavolo sarà quello di esaminare le problematiche connesse all'emergenza da Covid-19 nel settore di competenza per valutare l'adozione di opportune iniziative per contrastare e contenere i danni diretti e indiretti derivanti dall'emergenza sanitaria, con particolare riguardo alla tutela dei lavoratori. In base ai temi trattati potranno essere invitati a partecipare alle riunioni esperti e rappresentanti delle istituzioni, naturalmente il Tavolo opera senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica e ai componenti non spettano compensi, gettoni di presenza, rimborsi spese o altri emolumenti.

Il digitale e le nuove professioni culturali

Proprio il giorno prima il ministro Franceschini nel corso del question time alla Camera dei Deputati aveva invitato a riflettere sulle sfide future del lavoro nei beni culturali: “Se vogliamo tenere il passo con le nuove tecnologie, con la digitalizzazione, con la semplificazione è necessario abbassare l'età media del personale e portare giovani professionalità all'interno della pubblica amministrazione. Sarà una delle scelte che il Governo e il Parlamento dovranno affrontare nei prossimi mesi. Nel fabbisogno del piano triennale 2021 – ha specificato il ministro Franceschini alla Camera martedì 20 gennaio - si è previsto il reclutamento di 250 professionalità specialistiche di qualifica dirigenziale: sono bibliotecari, archivisti, storici dell'arte, architetti, paleontologi. Già nel periodo ‪2017-18‬ - ha proseguito Franceschini - grazie a un concorso bandito nel 2016 in deroga al blocco assunzionale, sono stati assunti mille funzionari tecnici quali archeologi, architetti, bibliotecari, archivisti, esperti di promozione e formazione, che sono già mediamente giovani e di grande qualità. Il decreto Agosto – ha aggiunto il Ministro - ha inoltre previsto la possibilità di svolgere un apposito corso-concorso. È una nuova modalità, per la nostra amministrazione, per reclutare dirigenti dotati di specifiche professionalità tecniche nei settori della tutela e valorizzazione del patrimonio culturale e del paesaggio, sulla base di una collaborazione tra la Scuola del Patrimonio del Ministero e la Scuola nazionale della pubblica amministrazione ed è già in fase attuativa. In aggiunta a questo – ha concluso il Ministro - sono state adottate nell'ultimo decreto specifiche misure ispirate all'esperienza positiva di Pompei : gli istituti autonomi potranno così ricorrere a contratti di collaborazione per professionisti esperti in materia di tutela del patrimonio culturale”.

Bando Pompei per il Contemporaneo

E saranno probabilmente nuove professionalità capaci di unire studi antichi con una sensibilità contemporanea e una tecnologia avanzata a poter partecipare all' avviso di sponsorizzazione online, aperto fino al 26 di febbraio, per sostenere l'arte contemporanea ispirata a Pompei attraverso Pompeii Committment , il progetto di sponsorship culturale ideato dall'Ufficio Fundraising del Parco Archeologico di Pompei su un modello sperimentale. Materie Archeologiche, progetto di ricerca e valorizzazione delle “materie archeologiche” custodite nelle aree di scavo e nei depositi di Pompei dovranno essere finalizzati alla costituzione progressiva di una collezione di arte contemporanea per il Parco archeologico di Pompei L'obiettivo del progetto che si concluderà il 31 dicembre 2023, è: “costituire una squadra di lavoro, dove soggetti pubblici e privati cooperano a sostegno del progetto - spiegano dall’Ufficio di Fundraising - il primo di lungo termine dedicato alle ricerche dell'arte contemporanea a Pompei. Le opere degli artisti saranno acquisite al patrimonio dello Stato italiano, in consegna al Parco archeologico di Pompei, come collezione in-progress. Esposte e discusse in anteprima a Pompei, saranno poi presentate anche in altre sedi istituzionali, italiane ed internazionali, nei musei o in esposizioni temporanee o periodiche, oltre che accompagnate anche da un programma di seminari, conferenze e workshop”. Il valore complessivo della sponsorizzazione è determinato in 300.000 €, di cui 240.000 finalizzati al finanziamento della produzione delle opere e 60.000 per il finanziamento delle opere di allestimento e delle attività di promozione.

Il progetto è anche sulla piattaforma Art Bonus per consentire a donatori, amici e sostenitori dell'arte di partecipare con erogazioni liberali al sostegno delle creazioni artistiche contemporanee per un valore di 40.000 €. I nomi dei donatori, viene precisato, entreranno a far parte dell'universo progettuale di Pompei, beneficiando degli sgravi fiscali previsti dalle normative Art Bonus. Il soggetto privato che parteciperà come sponsor, entrerà a far parte di un tavolo tecnico e di confronto per discutere del ruolo che un partner privato può coprire all'interno di un Istituto di rilevanza come quello del Parco Archeologico di Pompei.

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