Tra gli assalitori di Capitol Hill il 6 gennaio scorso c'era chi aveva intenzione di uccidere. È quanto riporta la Cnn citando un memo dei procuratori federali che indagano sull'assalto al Campidoglio a Washington durante i lavori di ratifica della vittoria di Biden. Alcuni rivoltosi volevano «catturare e assassinare» membri e funzionari del Congresso, recita il documento.
Intanto Jake Angeli, lo «sciamano di QAnon», chiede grazia a Donald Trump. E lo fa per mezzo del suo avvocato, Albert Watkins, secondo cui Chansley - questo il vero nome del «vichingo» - si è recato a Capitol Hill per rispondere all'«invito» del presidente Trump nel protestare contro l'elezione di Joe Biden alla presidenza Usa. «Il mio cliente aveva sentito le parole spesso ripetute del presidente Trump», ha sottolineato Watkins. Che poi ha aggiunto: «Le parole e l'invito di un presidente dovrebbero significare qualcosa. Dato il modo pacifico e compiacente in cui il signor Chansley si è comportato, sarebbe appropriato e onorevole - per il presidente - perdonare il signor Chansley e altri individui simili e pacifici che hanno accettato l'invito del Presidente con intenzioni onorevoli».
Inoltre, precisa il legale, oltre a non avere precedenti Chansley è «un americano; ha servito con onore nell'esercito e ha storia criminale zero. È un amante della natura, pratica abitualmente la meditazione, è un praticante attivo dello yoga e mangia solo cibo biologico. Ha preso sul serio gli innumerevoli messaggi del presidente Trump». Una richiesta rafforzata dal fatto che - a detta dell'avvocato - Jake Angeli non ha mai preso parte agli scontri, e in seguito ha obbedito alle direttive impartite dalle forze dell'ordine locali. Ad oggi Jake Angeli è accusato di occupazione e permanenza in un edificio o terreno «limitato senza legittima autorità», e di ingresso violento e condotta disordinata a Capitol Hill. Negli scontri hanno perso la vita 5 persone, fra cui un poliziotto.
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