Pizzi, Ovadia, Özpetek e Buttafuoco: un cda di ‘big’ per il Teatro Comunale di Ferrara
Le anticipazioni rese da Vittorio Sgarbi al "Corriere". Completano il quadro i ferraresi Gelmi e Bergamasco. L'ufficializzazione la prossima settimana
Sono nomi altisonanti quelli che comporranno il nuovo consiglio di amministrazione del Teatro Comunale, stando alle anticipazioni fornite al ‘Corriere della Sera’ da Vittorio Sgarbi, presidente della Fondazione Ferrara Arte. Nomine che il Comune, socio unico della Fondazione, ufficializzerà probabilmente già la prossima settimana, confermando alla presidenza Pier Luigi Pizzi, alla direzione Moni Ovadia, con membri del calibro di Ferzan Özpetek e Pietrangelo Buttafuoco.
A completare il quadro saranno i ferraresi Giacomo Gelmi, già nel precedente cda dal quale ha dichiarato di aver preso le distanze, e Carlo Bergamasco, apprezzato pianista iscritto al Conservatorio Frescobaldi (biennio specialistico di II livello) che è stato avvocato, fra gli altri, del vicesindaco Lodi e del consigliere comunale leghista Solaroli. Cariche onorifiche (dunque a titolo gratuito), quelle dei membri del cda, chiamate comunque a svolgere compiti di grande responsabililtà e ad assumere decisioni cruciali e strategiche.
Dopo le polemiche seguite alla decisione dell’ormai ex presidente Mario Resca e del precedente cda di rimettere il mandato nelle mani del sindaco, che ha immediatamente dato loro il ‘benservito’, ora la Fondazione Teatro Comunale di Ferrara avrà vertici tutti nuovi e di alto profilo che lo stesso Sgarbi definisce al Corriere “straordinari” e in grado di far uscire Ferrara “dalla dimensione provinciale”.
Nomi, in effetti, che non hanno bisogno di presentazioni. Pizzi, classe 1930, è regista fra i più grandi del teatro e dell’opera lirica in particolare, assumerà la presidenza che fu di Resca. Alla direzione Moni Ovadia affiancato per la parte artistica dal confermato Marcello Corvino. Di spicco la presenza dello scrittore e intellettuale di destra Pietrangelo Buttafuoco e del celebre regista, sceneggiatore e scrittore Ferzan Özpetek. Quattro personalità di spessore per le quali non è troppo difficile immaginare che possano dare ‘voce’, ognuno per le rispettive caratteristiche, a un diverso settore di attività del teatro cittadino: Pizzi alla lirica, appunto, Buttafuoco e Özpetek alla prosa (e non solo), Ovadia all’insieme delle stagioni (anche lui con particolare riguardo alla prosa oltre che alla musica). Dal canto loro i ferraresi Bergamasco e Gelmi potranno dare voce l’uno alla musica strumentale, l’altro, come già nel precedente incarico, a marketing e comunicazione.
Non resta ora che attendere la conferma ufficiale, salvo sorprese, delle anticipazioni rese da Sgarbi. Per far così ripartire la macchina della Fondazione Teatro Comunale Ferrara e chiudere una delle vicende più spiacevoli e controverse nella storia del teatro ferrarese, nata dalla volontà del Comune di imporre un compenso e una durata del contratto di Moni Ovadia molto superiori a quello che il cda della Fondazione Teatro aveva deliberato in apparente autonomia. Da qui le ‘dimissioni’ del presidente Resca e del cda, accettate da sindaco, e lo strascico di polemiche che sono seguite.
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