Dopo aver letto il programma sul sito dell'Accademia di Santa Cecilia, oggi abbiamo letto anche le presentazioni dei giornali, tutte osannanti - inutile dirlo. Grandi novità, grandi, anzi grandissimi interpreti.
Contenti loro...
Abbiamo letto anche delle tournée - che ci saranno nella prossima stagione; mentre noi, non avendone trovato cenno sul sito dell'Accademia, abbiamo pensato che per quest'anno l'Orchestra dell'Accademia facesse una sospirata e non immeritata sosta.
E, invece, no. Ne farà alcune con l'Orchestra diretta - ma non sappiamo dove - da Dudamel e da Franck, in novembre e dicembre, quando nella programmazione vi sono dei buchi, e potrebbe arrivare a Roma la Filarmonica della Scala con il suo direttore Chailly.
E poi c'è il problema della 'nuova' immagine dell'Orchestra che, come aveva annunciato Pappano - e come poi ha confermato la grande foto sui giornali di oggi - deve legarsi di più a Roma. E per farlo, sfruttare l'immagine che di Roma è simbolo, più di ogni altro: il Colosseo.
Nella foto, infatti, appare Pappano in primo piano, nell'anfiteatro romano vuoto, con la bacchetta in mano - caso rarissimo nella pratica - che, però, non dirige, ma ride di contentezza; e l'anfiteatro inondato da fogli di musica che non si capisce se è stato il direttore a gettarli in aria o se gli siano volati via.
Questa od altre similari, costituirebbero l'immagine che dovrebbe legare di più Santa Cecilia a Roma.
Perchè è così importante e necessario questo legame? Perchè - sostengono i soloni dell'Accademia, dall'Ongaro in capo - Santa Cecilia è l'unica istituzione musicale al mondo che non ha nel nome la città in cui risiede, come accade a città quali Berlino, Londra, Vienna, ma anche New York, Chicago, Los Angeles.
Vero, però nessuna di queste istituzioni può vantare la medesima storia dell'Accademia di Santa Cecilia, la più antica e prestigiosa al mondo ( anche se qualche volta finisce in mani indegne!), come nessun altra può vantare un secondo privilegio: essere nata e vissuta nella città che è la Capitale del mondo, oltre che momentaneamente dell'Italia, e della civiltà occidentale.
E se ciò non bastasse, vorremmo anche aggiungere che in Italia c'è un'altra, altrettanto importante, istituzione musicale che nel suo nome non fa cenno della città in cui risiede: Teatro alla Scala; Filarmonica della Scala. ecc...
Basta dire Scala nel mondo e tutti sanno di cosa si tratta e dove sta, come anche Santa Cecilia. E allora, come la mettono gli accademici soloni che non hanno coscienza dell'unicità dell'Accademia di Santa Cecilia per la sua storia?
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