lunedì 27 maggio 2019

E Conte? ( estratto da IL GIORNALE, di Adalberto Signore)

Da questa mattina Giuseppe Conte è un premier con un gigantesco bersaglio disegnato sulla schiena. Il risultato uscito dalle urne, infatti, ribalta completamente i rapporti di forza tra le due leadership che guidano l'autoproclamato "governo del cambiamento". La Lega di Matteo Salvini stravince la tornata elettorale, il M5s di Luigi Di Maio è invece il grande sconfitto, ben oltre ogni più cupa previsione. I Cinque stelle vengono scavalcati dal Pd e sembrano destinati a finire sotto la soglia psicologica del 20%. Uno scenario che rischia seriamente di far esplodere tutte quelle contraddizioni e conflittualità che hanno caratterizzato gli ultimi mesi dell'esecutivo. Ne è ben consapevole lo stesso presidente del Consiglio, che ieri sera sul punto non ha avuto esitazioni. "Se Luigi non lavorerà a trovare dei compromessi con Salvini, se non saprà adeguarsi ai nuovi equilibri, non farà altro - confidava in privato ai suoi ieri notte - che dargli il pretesto per rompere. Io, per quanto mi riguarda, non ho alcuna intenzione di farmi massacrare"...

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