Io non posso commentare la supponenza e arroganza di questo tipo che ricorda Renzi quando gli chiedevano di far dimettere la Boschi". Così il vicepremier Luigi Di Maio, oggi a Torino, commentando le parole di Salvini sul premier Conte sul caso Sea Watch. "Una cosa è certa - ha aggiunto - questa prepotenza aumenta soprattutto sul tema dell'immigrazione, quando la Lega è in difficoltà con gli scandali di corruzione". "Io non ci sto - ha concluso - a rappresentare questo grande stratagemma per distrarre dall'emergenza del Paese che non e' in questo momento l'immigrazione ma la corruzione".
"I litigi di queste ore tra Salvini e Di Maio sono una pagliacciata", replica intanto il segretario del Partito Democratico, Nicola Zingaretti a Lecce, durante un incontro elettorale. "Di Maio non può permettersi di dire che è preoccupato che Salvini è alleato con i neonazisti - insiste - e poi gli permette con i voti dei 5 stelle di fare il ministro degli Interni. Ci vuole coerenza o diventa complicità e io credo che in questo momento siamo nel tempo della loro complicità. E sono nervosi io so perché. Perché il Pd è tornato e sta vincendo le elezioni".
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