Punita, ingiustamente, l'insegnante di Palermo sospesa per un video in cui gli studenti accostavano il decreto sicurezza alle leggi razziali vuole che qualcuno le chieda scusa. "Si sta lavorando perché gli effetti della sospensione vengano del tutto annullati, ma sarei contenta pienamente se pubblicamente si dicesse 'abbiamo ravvisato che non c'è stata alcuna colpa'. Sono stata oggetto di una punizione ingiusta e questa valutazione è stata condivisa da tanti colleghi e da tanta gente che vuole che questi diritti siano rispettati"."Allontanarmi dalla scuola è la ferita più grande"
Rosa Maria Dell'Aria, il giorno dopo l'incontro con i ministri Matteo Salvini e Marco Bussetti alla prefettura di Palermo non vuole che la questione passi in cavalleria. Lunedì, a conclusione dei quindici giorni di sospensione tornerà nella sua scuola. "Il provvedimento è ancora in vigore" aggiunge in una intervista rilasciata alla Tgr Rai Sicilia "il ministro ha chiarito che non è nelle sue competenze dare una revoca, ma è nelle competenze del provveditore. Durante l'incontro, però, ci sono stati i chiarimenti opportuni: i ministri Salvini e Bussetti hanno ribadito che questa sospensione non doveva esserci perché non c'è una colpa: si trattava di una libera espressione del pensiero degli allievi e come tale andava considerata e soprattutto non c'era un'offesa nei confronti del ministro. Anzi si è pure detto che la colpa poteva ravvisarsi, al contrario, se io avessi impedito loro di esprimersi. Ho fiducia in quello che si è detto, sul fatto che si sta lavorando a una soluzione del problema che annulli ogni effetto della sospensione. Mi dispiace che non sia stato chiaro sui media, che non c'è stata alcuna colpa nel mio agire, pertanto si lavora perché siano annullati gli effetti della sospensione".
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