mercoledì 29 maggio 2019

Nastasi, Muti, Laterza e il cemento dello scandalo a Napoli e a Pompei

Son passati pochissimi giorni da quando Paolo Isotta, sul Fatto Quotidiano, è tornato a parlare di Muti, Nastasi e della mamma di quest'ultimo, a proposito degli scandalosi restauri a Pompei ed al Teatro San Carlo.
 Perchè di Nastasi? Perchè nel lunghissimo periodo in cui era direttore generale del Ministero dei Beni e delle Attività culturali, oltre ad essersi fatto il giro di quasi tutte le Fondazioni liriche in dissesto, con la formula del 'commissario' governativo - in fondo commissario di se stesso, visto che al ministero di cui era direttore generale competeva la nomina - ed aver nominato - di fatto era così - i dirigenti  successivi, s'era occupato anche dei restauri di alcuni monumenti di grande interesse storico oltre che architettonico o archeologico, avallando disastri .

Il restauro del teatro Grande di Pompei - per il quale è stato condannato il responsabile diretto, di nomina bondiana-nastasiana - letteralmente 'cementificato' è uno scandalo dalle proporzioni inimmaginabili.
 Isotta rimprovera a Muti di  essersi prestato ad inaugurare con un concerto la riapertura, nonostante che molti intellettuali gli si fossero rivolti perchè denunciasse quello scandalo - che aveva la benedizione di Nastasi, è bene rimarcarlo - e rinunciasse al concerto inaugurale. Che Muti invece diresse e non denunciò. Colpevolmente, anche secondo Isotta. 
Perchè? Isotta con penna di piuma ma intinta nel fuoco, si  lascia sfuggire il cattivo pensiero  che Nastasi, il grande elemosiniere del Ministero,  ripagasse con congrui contributi Muti e sua moglie Cristina, rispettivamente per l'Orchestra Cherubini e il Ravenna Festival, che fra breve  inaugura l'edizione del 2019, dell'appoggio  ricevuto in quegli anni in molte occasioni.

 Non è, come ognun sa, un semplice cattivo pensiero. Chi  segue queste storie sa che è così. Basta solo che si consideri il caso dell'Orchestra Verdi di Milano, sempre osteggiata da quel brav'uomo di Nastasi,  tenuta ' a stecchetto'  con i contributi ministeriali negati per anni e anni, quasi volesse la sua morte, forte di cavilli giuridici nei quali l'azzeccagarbugli ministeriale era ed è maestro - una infamia!- per  far diventare il sospetto un' amara  realtà. 

Nastas,i tanto per aggiungere prova a prova, non è stato con l'Orchestra Mozart di Claudio Abbado di manica larga come con l'Orchestra Cherubini di Muti. All'azzeccagarbugli  vanno imputati anche numerosi altri misfatti, primo fra tutti quell'algoritmo con il quale ha falcidiato il panorama delle attività musicali in Italia, dopo che negli anni in cui ha comandato al ministero ha fatto 'il buono e cattivo tempo', rispettivamente con amici e nemici, quelli considerati tali, richiedenti finanziamenti attraverso il FUS.

Muti , ricorda Isotta, aprendo il capitolo altrettanto doloroso del restauro dell'amato San Carlo, si fece fotografare all'interno del teatro, nel corso del restauro che cambiò il colore della sala e costruì sotto il 'golfo mistico' un bar che ne ha irrimediabilmente compromesso l'acustica, con Nastasi e con l'arch. Elisabetta Fabbri che in molti restauri di teatri all'epoca, era il jolly ministeriale.

 Anche allora Muti, secondo Isotta, avrebbe dovuto opporsi e non lo fece, per la solita ragione. 

Quanto stretti fossero i rapporti Nastasi-Muti a noi lo confermò anche un  altro episodio del quale fummo testimoni diretti. L'inaugurazione del nuovo 'provvisorio' Conservatorio Casella dell'Aquila, dopo che il terremoto aveva distrutto la sua sede storica a Collemaggio.

Muti volle, generosamente - come sa essere in molte occasioni - essere presente a quella inaugurazione, qualche giorno prima di Natale dello steso 2009, arrivando direttamente da Bari, dove la sera prima aveva diretto al Petruzzelli. Arrivò con qualche ora di ritardo rispetto all'orario previsto - giustificato! - con un pullmann dal quale scesero, dopo di lui, sua moglie, e Nastasi. Che c'entrava Nastasi, direte.  Ecco, appunto.

 Nella storia e fortuna di Nastasi, che ora, dopo essere passato dal Ministero a Palazzo Chigi e da  Bagnoli, come commissario nominatovi da Renzi, è approdato alla SIAE, c'entrano altri personaggi dei quali i giornali hanno da tempo parlato, noi compresi. C'entra  Letta, il cardinale, suo protettore, e cliente dell'ufficio tributario del padre, da poco scomparso, di Nastasi,  e c'entra - come potrebbe essere altrimenti - anche sua madre Enrica Laterza, potente giudice della Corte dei Conti, che presiede  il settore di controllo degli enti pubblici - non è quello nel quale suo figlio ha lavorato  per tanti anni? nessun conflitto di interesse? - e che , come si legge  qui sotto, Renzi voleva a suo tempo far diventare addirittura presidente della Corte medesima.

 Ognuno tiri le sue conclusioni. Buona lettura!






  Di Enrica Laterza ( fonte: Lettera 23)

Accade così che Renzi, insieme con il Giglio magico, stia provando in tutti i modi a sostenere la nomina di Enrica Laterza, attuale presidente della sezione che controlla gli enti tra i quali anche ovviamente la Consip, la centrale acquisti della pubblica amministrazione su cui si è giocato in questi anni uno scontro acceso a livello istituzionale, in particolare all'interno dell'Arma dei Carabinieri e dell'Aise, il nostro servizio segreto estero. Laterza non è solo un magistrato contabile, è anche madre di Salvo Nastasi, che proprio Renzi ha voluto a Palazzo Chigi come vice segretario generale, un incarico che ancora oggi ricopre. Qualcuno ha iniziato a storcere il naso, parlando di conflitto di interesse. Ma a quanto pare sulla nomina di Laterza ci sarebbe l'assenso di un pezzo da novanta della Roma che conta. Stiamo parlando di Raffaele Squitieri, ex presidente della magistratura contabile e frequentatore del Circolo Canottieri Aniene di Giovanni Malagò, presidente del Coni, da sempre legato al mondo della giustizia sportiva come a Luca Lotti, ex sottosegretario alla presidenza del Consiglio e attuale ministro allo Sport. Mattarella vigila. E tutti sono in attesa da un giorno all'altro che escano i nomi dei possibili candidati.

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