giovedì 16 maggio 2019

Chi paga i viaggi anche per i comizi elettorali del ministro 'de paura' Salvini? gli italiani per primi!

La procura della Corte dei Conti del Lazio ha deciso di aprire un fascicolo "esplorativo" per fare luce sull'ipotesi che Matteo Salvini abbia utilizzato voli di Stato per i propri comizi. L'ipotesi suggerita da un'inchiesta di Repubblica ha spinto la procura contabile a chiedersi se davvero il ministro abbia viaggiato su aerei ed elicotteri della polizia non per fini istituzionali.

Al centro delle polemiche, in particolare, il presunto utilizzo del bimotore Piaggio P-180 per partecipare anche a iniziative elettorali. La procura contabile del Lazio, guidata da Andrea Lupi, ha aperto il fascicolo come atto dovuto, per chiarire se ci sia stato uno spreco di risorse pubbliche: nei prossimi giorni potrebbero essere chiesti atti al Viminale.

Secondo Repubblica sarebbero almeno 20 i voli effettuati da Salvini con mezzi della polizia e in un caso anche dei vigili del fuoco. Inevitabile la polemica politica: «Salvini non è solo un ministro dell'Interno fantasma, ma sta usando il suo ruolo di governo per farsi campagna elettorale», ha dichiarato la senatrice Pd Simona Flavia Malpezzi, «si sposta con gli aerei della polizia da 5 mila euro a volo per i suoi comizi, una vergogna».

«Il ministro degli Interni non sta mai al lavoro e gira il Paese per comizi su aerei pagati dagli italiani», ha invece scritto su Facebook il presidente della Toscana Enrico Rossi, «dice che queste elezioni saranno un referendum su di lui, prendiamolo sul serio e mandiamolo a casa". Salvini si è difeso: «Se risolvo un problema e lo faccio da Marte o dal Viminale che cosa cambia? Se volete posso restare 16 ore in ufficio a guardare Sky, io incontro sindaci, imprenditori, agricoltori, non voglio fare il ministro sigillato in ufficio. Ora vado al Viminale e mi faccio una foto così a Repubblica sono contenti e io posso continuare a fare il mio lavoro».

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