martedì 21 maggio 2019

Addio a Radio Radicale. Il Governo gialloverde è compatto in tale decisione

Nessuna proroga. Scade oggi la convenzione dello Stato con radio Radicale e il governo non ha prorogato i termini. Prosegue la protesta di Roberto Giachetti, deputato del Pd, che dopo 83 ore di sciopero della fame e della sete è stato ricoverato in ospedale.

 Stop alla proroga della convenzione
 Stop alla proroga della Convenzione di radicale. Gli emendamenti al dl crescita che proponevano di prorogare la convenzione tra il ministero dello Sviluppo economico e il Centro di produzione Spa sono stati dichiarati inammissibili a partire dalla proposta della Lega a prima firma Capitanio

 Sono circa 540 gli emendamenti al Dl crescita, sui 1.275 presentati, attualmente non ammessi all'esame dai presidenti delle commissioni Bilancio e Finanze della Camera. Tra le proposte di modifica escluse dal voto delle Commissioni figurano anche quelle che chiedono la proroga della convenzione per Radio Radicale (la Lega è tra i gruppi proponenti). 

 Lega e Pd: ricorso contro stop su Radio Radicale 
 La Lega, secondo quanto viene riferito, presenterà ricorso contro lo stop per inammissibilità al suo emendamento al decreto crescita per la proroga della convenzione per Radio Radicale. Anche i dem hanno annunciato analogo ricorso. L'esito dei ricorsi nelle commissioni Bilancio e Finanza delle Camera si saprà in serata. 

 Alle 14.30 conferenza stampa
 Radio Radicale ha convocato una conferenza alle 14.30 in sala stampa a Montecitorio, all'indomani della scadenza della convenzione con il Mise per la trasmissione in diretta delle sedute parlamentari non rinnovata dal governo Conte. Alla conferenza stampa interverranno il direttore di Radio Radicale Alessio Falconio, l'amministratore delegato Paolo Chiarelli, l'editore Maurizio Turco e, in collegamento telefonico dall'ospedale San Carlo di Nancy, Roberto Giachetti da ieri ricoverato in conseguenza dello sciopero della fame e della sete che il deputato Pd sta portando avanti contro la chiusura dell'emittente. 

 Bonino: "Vicenda incomprensibile"
 Sulla vicenda interviene Emma Bonino, storica leader radicale e protagonista con Marco Pannella di tante battaglie civili. "Quella di Radio Radicale è una vicenda incomprensibile", dice Bonino. "Comprensibile solo dal punto di vista politico, cioè l'idea di mettere in difficoltà le voci non proprio plaudenti o conniventi con l'andazzo che sta andando avanti, un tentativo che si vuole fare anche con il Manifesto o Avvenire. È l'espressione di un'intolleranza preoccupante". La leader di Più Europa manda poi "un grande abbraccio" a Roberto Giachetti, in sciopero della sete proprio per chiedere il rinnovo della convenzione con Radio Radicale. "So cos'è uno sciopero della sete, capisco perfettamente la pena e il dolore. Lo fa per difendere un servizio pubblico, rispettato da tutti, che costa anche poco".

 Giachetti in ospedale ma non rinuncia a sciopero della sete
 Lo stesso Giachetti ieri è stato ricoverato in ospedale ma ha annunciato di non intendere rinunciare alla sua protesta. "Vado avanti" con lo sciopero della fame e della sete "perché sono ore decisive per Radio Radicale. Ringrazio moltissimo" coloro che hanno espresso vicinanza e solidarietà all'iniziativa intrapresa, "però è del tutto evidente che non si può interrompere" lo sciopero "perché le persone sono legittimamente preoccupate per me". Lo dice Roberto Giachetti, ai microfoni di Radio Radicale dopo il ricovero in ospedale, ricovero deciso dai medici perché le condizioni fisiche del parlamentare dem cominciano a risentire.

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