"Non sono disposto a mettere in discussione il nostro 'no' alla tav". Sono categoriche, a quanto si apprende, le parole di Luigi Di Maio. A poche ore dalla conferenza stampa di Conte, il vicepremier ha ribadito la contrarietà del movimento alla Torino-Lione all'assemblea dei parlamentari M5s in corso alla Camera. I parlamentari hanno risposto con un lungo applauso. "Per me fa fede analisi del ministero delle Infrastrutture, che dice che è negativa l'opera", ha continuato Di Maio. Sull'analisi costi-benefici Danilo Toninelli chiosa: "È inconfutabile".
Giudizio netto del capogruppo M5s in Senato, Stefano Patuanelli: "Se c'è Tav non c'è governo, se c'è governo è perché non c'è Tav".
Il presidente del Consiglio intanto, sulla questione, passa la palla ai francesi. In conferenza stampa non ha nascosto le sue perplessità sul progetto e ha affermato: "Alla luce di ciò che emerso, alla luce dei forti dubbi emersi, e me ne assumo la responsabilità, l'unica strada che credo sia d'obbligo è procedere ad un'interlocuzione con i partner di questo progetto, Francia e Ue, per condividere questi dubbi e le perplessità".
All'interno del governo, dunque, ancora non c'è accordo, ma le posizioni dei due partiti appaiono piuttosto chiare: Lega e M5s è muro contro muro, con il Carroccio che vuole il prosieguo dell'opera a tutti i costi - e si oppone a un eventuale stop ai bandi - e i pentastellati che, al contrario, si giocano tutto sul "no" e puntano a bloccare i bandi. E su quest'ultimo tema il vicepremier è tornato anche nel corso dell'assemblea: "Per noi i bandi devono essere sospesi Proprio perché stiamo ridiscutendo l'opera, come previsto dal contratto".
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