AGI - "L'Europa può cambiare identità" e noi "siamo il motore del Rinascimento dell'Europa". Lo ha affermato la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nel suo intervento nelle vesti di presidente dei Conservatori Ue (Ecr Party) alla 'convention dei patrioti' Europa Viva 24, organizzata da Vox ed Ecr a Madrid, al Palacio de Vistalegre, in vista delle prossime elezioni europee. "Abbiamo il dovere di lottare fino all'ultimo giorno di campagna elettorale - ha proseguito la premier - perché nessun cambiamento in Europa è possibile senza i Conservatori europei, e questo è un dato di fatto. Siamo noi il motore e i protagonisti della rinascita del nostro Continente".
Meloni ha sottolineato che "Siamo alla vigilia di un voto decisivo, perché per la prima volta l'esito delle elezioni europee potrebbe sancire la fine di maggioranze innaturali e controproducenti. Dobbiamo restare concentrati, tenere i piedi per terra e lo sguardo rivolto lontano. È il tempo della mobilitazione, è il tempo di andare a testa alta per le strade e guardare negli occhi i nostri compatrioti, per spiegargli cosa vogliamo fare nei prossimi cinque anni. È il tempo di alzare la posta in gioco".
La premier si è detta convinta che "Noi vogliamo, e possiamo costruire, non sperare, ma costruire un'Unione Europea diversa e migliore di quella di oggi. Capace di concentrare le sue iniziative e le sue risorse economiche solo su alcune materie importanti, quelle sulle quali può offrire davvero un valore aggiunto. Il nostro Continente sta vivendo una fase di grande incertezza, di declino, e ha bisogno di noi. La sinistra europea, principale responsabile di quel declino -ha rimarcato - ci accusa di voler distruggere l'Europa. Ma la menzogna è sempre una buona notizia, perché mente chi ha bisogno di nascondere qualcosa. E quello che la sinistra ha bisogno di provare a nascondere agli occhi dei cittadini è che sono stati loro, con le loro ricette folli, il loro centralismo ideologico, la loro assenza di visione, i principali artefici dei fallimenti di questa Unione Europea, un gigante burocratico - prosegue la premier - che pretende di regolamentare ogni aspetto della nostra vita mentre è ancora incapace di darsi una missione geopolitica".
L'Unione europea "deve mettere le sue aziende in condizioni di competere con quelle del resto del mondo. Tutti noi vogliamo una maggiore sovranità europea, un'autonomia strategica che ci renda meno dipendenti. Ma non potremo mai avere alcuna autonomia e alcuna sovranità - ha osservato la presidente di Ecr - se continueremo a massacrare le nostre imprese con regole che vengono imposte solo a loro. Perché il mercato può essere libero soltanto se è anche equo. Tutto il resto sono politiche suicide che ci impoveriranno e ci impediranno di mantenere i nostri sistemi di protezione dei più fragili".
E ancora: "Contrasteremo soprattutto chi, come la sinistra, accecato dal desiderio di cancellare le identità, intende usare Bruxelles per imporre la sua agenda globalista e nichilista, dove le nazioni sono ridotte a incidenti della storia, le persone a meri consumatori, dove multiculturalismo e relativismo etico sono spacciati come i pilastri necessari dell'integrazione europea".
"L'Unione europea che abbiamo in mente deve ritrovare l'orgoglio della sua storia e della sua identità. Continueremo a opporci con forza a tutti i tentativi di negare o cancellare le nostre radici culturali, a partire da quelle cristiane. Perché è un fatto che furono i monasteri i primi mattoni dell'Europa, e dimenticarlo, negarlo, sminuirlo significa negare il senso stesso dell'Europa come civiltà, e non intendiamo consentirlo".
"Ci opporremo, allo stesso modo, a chi vuole mettere in discussione la famiglia, quale pilastro della nostra società, a chi vuole introdurre la teoria gender nelle scuole, a chi intende favorire pratiche disumane come la maternità surrogata. Perché nessuno mi convincerà mai - ha ribadito Meloni - che si possa definire progresso consentire a uomini ricchi di comprare il corpo di donne povere, o scegliere i figli come fossero prodotti del supermercato. Non è progresso, è oscurantismo, e sono fiera che al parlamento italiano sia in approvazione, su proposta di Fratelli d'Italia, una legge che vuole fare dell'utero in affitto un reato universale, cioè perseguibile in Italia anche se commesso all'estero".
"Voi siete l'unico futuro possibile per l'Europa - ha concluso la presidente del Consiglio - un continente stanco, remissivo, viziato, che ha pensato di poter barattare l’identità con l'ideologia, la libertà con la comodità, e oggi inevitabilmente paga il prezzo delle sue scelte. Ma non tutto è perduto. Quando la storia chiama, quelli come noi non si tirano indietro. Non lo abbiamo fatto finora e non lo faremo, a maggior ragione, ora".
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