Solisti Veneti: 65 anni d'orchestra. Gli appuntamenti per le celebrazioni e il nuovo Veneto Festival
Dal 31 maggio al 6 settembre e, come di consueto, il Festival si svolgerà durante la stagione estiva nei luoghi artisticamente più interessanti del Veneto e delle Regioni limitrofe come i teatri, le ville storiche e le chiese monumentali
L’attore e regista Michele Placido, il filosofo Umberto Curi, l’étoile del violino Giuseppe Gibboni, la trombettista Lucienne Renaudin Vary prima donna in assoluto a ricevere il Premio Arthur Waser. E ancora: il celebre clarinettista Darko Brlek; Massimo Mercelli, flautista di fama mondiale; il regista Aldo Tarabella; i cantanti della Scuola dell’Opera del Teatro Comunale di Bologna.
Questi sono solo alcuni dei grandi nomi del mondo della cultura che andranno a punteggiare, come stelle luminose, il firmamento di questa spettacolare cinquantaquattresima edizione del Veneto Festival (Festival Internazionale Giuseppe Tartini) nell’anno in cui l’orchestra d’archi più longeva al mondo celebra il 65esimo anno di attività.
Come di consueto, il Festival si svolgerà durante la stagione estiva nei luoghi artisticamente più interessanti del Veneto e delle Regioni limitrofe come i teatri, le ville storiche e le chiese monumentali. Da ben 54 anni il Festival si conferma come uno dei più importanti appuntamenti della vita musicale veneta. Di grande rilevanza artistica e culturale anche grazie alla fitta trama di relazioni che lo collegano con vari festival nazionali ed europei, quest’edizione vanta un importante parterre di artisti di fama mondiale che, anche sotto il profilo spettacolare, inscrivono la kermesse fra i più prestigiosi e qualificati Festival Internazionali d’Europa.
Il 31 maggio
Si comincia il 31 maggio all’Auditorium Pollini di Padova con il Concerto inaugurale che vede la partecipazione del falutista Massimo Mercelli, di Lorenzo Guzzoni al clarinetto, di Giulia Ginestrini al fagotto. Grande protagonista Wolfang Amadeus Mozart. Continua l’esecuzione integrale dei Concerti per strumenti a fiato e orchestra, iniziata con il Concerto inaugurale del Veneto Festival dello scorso 2023. Saranno proposti al pubblico tre dei più importanti concerti mozartiani a partire dal KV 313 in sol maggiore per flauto. Con questa composizione Mozart dà allo strumento solista la possibilità di esplorare tutta la sua estensione con particolari "giochi musicali" in grado di esaltare le caratteristiche foniche dello strumento a fiato. Mozart scrisse questo Concerto per il committente olandese De Jean, musicofilo appassionato dello strumento principe di questo Concerto: il flauto traverso. Strumento che vede in Mercelli, amico di lunga data dei Solisti, uno tra i massimi esecutori mondiali. Seguiranno i Concerti KV 191 in si bemolle maggiore per fagotto e il magnifico KV 622 in la maggiore per clarinetto, una delle ultime opere del maestro salisburghese.
Il 6 giugno
Sarà una celebre Villa Veneta del Palladio la suggestiva cornice per il concerto del 6 giugno. Siamo a Bagnolo di Lonigo, nella Barchessa di Villa Pisani Bonetti , una tra le più affascinanti Ville Venete progettate dal Palladio. Il concerto vede la partecipazione di Darko Brlek, noto clarinettista sloveno, Direttore Generale e Artistico del Festival di Ljubljana, attualmente Presidente del Consiglio degli Esperti del Teatro Nazionale Sloveno Maribor. Brlek è un attivo concertista di clarinetto che si esibisce con successo sui palcoscenici di tutto il mondo. Clou del programma sarà il Quintetto KV 581 per clarinetto e archi di Mozart.
Il 14 giugno
Passiamo quindi al Concerto del 14 giugno che vede protagonista un’altra cornice straordinaria: l’Odeo e Loggia Cornaro di Giovanni Maria Falconetto. Il Concerto si inserisce nei festeggiamenti del 500.mo anniversario della Loggia Cornaro e titola infatti: “500 anni di teatro e di musica”. L’evento vede la partecipazione di Daniele Orlando, primo violino de I Solisti Veneti, nell’ambito della proficua collaborazione, all’insegna della grande musica, tra I Solisti Veneti e I Solisti Aquilani. Il repertorio del concerto prevede infatti alcune tra le pagine musicali più sontuose di Mozart, Capogrosso, Respighi e Mendelssohn.
Il 21 giugno
L’Ensemble Vivaldi de I Solisti Veneti sarà protagonista di due importanti eventi a Treviso. Il 21 giugno all’Auditorium Chiesa di Santa Croce, si terrà il concerto per la Festa europea della Musica organizzato dalla Fondazione Cassamarca. Nel secondo concerto, il 10 luglio, l’Ensemble accompagnerà l’apprezzato pianista padovano Alessandro Cesaro, vincitore di numerosi premi internazionali, proseguendo il ciclo dei Concerti per pianoforte e archi iniziato nel 2023. Cornice dell’evento la Chiesa di San Francesco, luogo d’arte e di culto legato a Dante e a Petrarca.
Il 26 giugno
Il Concerto del 26 giugno vede I Solisti Veneti diretti da Giuliano Carella spostarsi a Vicenza, nel prestigioso Teatro Olimpico, grandiosa opera del Palladio. L’occasione è la celebrazione ufficiale del 65.mo anniversario de I Solisti Veneti nel Teatro dove l’Orchestra debuttò nel 1959. Il concerto vedrà esibirsi entrambi i fratelli Gibboni, Giuseppe (Premio Scimone e Premio Paganini 2021) e Annastella (Premio Scimone - Pancolini 2023) per la prima volta assieme da solisti. Saranno accompagnati da I Solisti Veneti in tre dei capolavori per due violini, archi e basso continuo che hanno segnato la storia dell’Orchestra: il Concerto in re minore BWV 1043, e i due Concerti dall’Opera Terza “L’Estro Armonico” n. 8 in la minore e n. 11 in re minore. Mentre l’Orchestra eseguirà il Concerto grosso op. 6 n. 4 in re maggiore e la magnifica Terza Suite per archi dalle “Antiche danze e arie per liuto”.
Il 27 giugno
Si torna a Padova con il Concerto del 27 giugno che vede I Solisti Veneti alla Basilica del Santo per il concerto di chiusura del Giugno Antoniano. Ospite d’onore la trombettista francese Lucianne Rinaudin Vary. Rinaudin Vary è la trombettista di punta della Grande Scuola trombettistica francese e della famosa etichetta discografica Warner Classic. Il programma prevede musiche di Vivaldi, Tartini, Galuppi (con la prima esecuzione in tempi moderni della Sonata in re maggiore per clavicembalo, scoperta recentemente nell’Archivio dell’Arca del Santo), Marcello e Piazzolla.
La collaborazione si replicherà il 15 e 16 agosto ad Amburgo e a Meldorf, con due concerti all’importantissimo Schleswig-Holstein Musik Festival. Il Concerto del 15 agosto sarà trasmesso in diretta dalla ZDF (rete televisiva nazionale tedesca).
Il 3 luglio
I Solisti Veneti e il loro direttore Giuliano Carella saranno quindi il 3 luglio a Venezia nelle Sale Apollinee del Teatro La Fenice di Venezia. Il programma del concerto prevede, nella prima parte, tre opere strumentali di compositori veneziani appartenenti a epoche e stili diversi ma accomunati dall’elevata conoscenza della tecnica, e relativa orchestrazione, degli strumenti ad arco: il Concerto in la minore per violoncello e archi di Vivaldi, la Serenata per archi di Wolf-Ferrari e “Rimembranza” per archi di Pino Donaggio. Artisticamente e affettuosamente importante la presenza in sala del noto compositore di colonne sonore che, oltre ad aver dedicato a I Solisti Veneti ben 12 composizioni (registrate in due dischi del 2016 e del 2019), ha fatto parte della formazione iniziale dell’Orchestra partecipando anche al primo storico Concerto del 1959 al Teatro Olimpico di Vicenza. Il programma prosegue con l’esecuzione della Fantasia sulla Traviata di Bazzini, come doveroso tributo al Teatro la Fenice (La Traviata è stata scritta proprio per il teatro veneziano) e il Quartetto in mi minore di Verdi, nella versione per orchestra d’archi dell’autore.
Il 4 luglio
Il 4 luglio ritorna l’appuntamento al Net Center di Piazza Aldo Moro, a Padova, nella vasta piazza di vetro e ardesia, concepita dal grande architetto Aurelio Galfetti, caratterizzata dall’ottimo impatto sonoro. Protagonista l’oboista Paolo Grazia, Primo oboe del Teatro Comunale di Bologna e vincitore di innumerevoli Concorsi, fra tutti il Primo premio all’ “International Oboe Coopetition” di Tokyo. In programma la prima assoluta della Fantasia, scritta da Chiara Mario e dedicata a I Solisti Veneti, su temi di Nino Rota dalla colonna sonora del film “Romeo e Giulietta” di Franco Zeffirelli.
Il 14 luglio
Dopo “La Serva padrona” di Pergolesi e “Il Nascimento dell’Aurora” di Albinoni, torna la Lirica in Villa de I Solisti Veneti con “La Caduta di Adamo”, di Baldassare Galuppi, per quattro voci, orchestra e basso continuo. Si confermano le due prestigiose cornici, quest’anno ancor più indicate per ospitare l’ambientazione nei giardini dell’Eden, che ospiteranno le due recite: la Villa dei Vescovi di Luvigliano di Torreglia il 14 luglio e la palladiana Villa di Maser per la recita del 19 luglio. I quattro solisti verranno selezionati tra i migliori allievi dei Corsi di alto perfezionamento dell’importante Scuola dell’Opera del Teatro Comunale di Bologna (già impegnati in questi mesi nelle produzioni del teatro) e saranno guidati dall’affermato regista Aldo Tarabella. Il Maestro Giuliano Carella, noto direttore d’opera italiano tra i più richiesti al mondo, ha scelto “La Caduta di Adamo”, proprio nel 65.mo dell’Orchestra, perché uno tra i più importanti titoli nella storia de I Solisti Veneti che nel 1985 lo registrarono per la casa discografica Erato, ottenendo l’ennesimo successo di vendite e numerosi premi della critica. La data del 14 luglio è realizzata con il contributo della Fondazione Cariparo e rientra anche nella Quinta edizione della rassegna “I Solisti Veneti per il FAI”.
Il 16 luglio
Riflettori puntati sul concerto dei Solisti per il Castello Festival che si terrà a Padova il 16 luglio. In scena “Il mito di Don Chisciotte”, testo dal romanzo di Miguel de Cervantes a cura di Umberto Curi. Voce recitante di Michele Placido accompagnato da I Solisti Veneti diretti da Giuliano Carella con Filomena Moretti alla chitarra.
Michele Placido interpreta il testo di Miguel de Cervantes curato dal filosofo Umberto Curi. Il racconto in prosa si intreccia con il suono potente e inconfondibile de I Solisti Veneti, diretti da Giuliano Carella, impreziosito dalla chitarra di Filomena Moretti. La fervida immaginazione e l’amore per i romanzi cavallereschi trasformano un comune signorotto di campagna in un intramontabile eroe. I Solisti Veneti, nel loro 65.mo anniversario, incontrano uno dei più grandi attori di teatro e cinema italiani portando in scena, in un vortice di parole, sinfonie, danze scatenate e struggenti melodie elegiache, questa romantica, utopica, comica, commovente e sempre attuale storia di follia.
Il 24 agosto
Passiamo ora al concerto del 24 agosto che vede l’Orchestra spostarsi a Pirano, nel Chiostro della Chiesa di San Francesco. Anche quest’anno I Solisti Veneti inaugureranno il Tartini Festival di Pirano. L’evento, assieme al Concerto dell’Ensemble Terzo Suono del 19 giugno nella Chiesa di Santa Caterina, rinnova la già consolidata collaborazione tra il Veneto Festival (54.mo Festival Internazionale G. Tartini) e il Tartini Festival di Pirano che proprio nelle città legate al grande compositore (Tartini nasce a Pirano mentre vive e muore a Padova) sono nati e si sono sviluppati, aiutando così la diffusione delle opere strumentali del Maestro delle Nazioni.
Il 4 settembre
Il 4 settembre all’Auditorium del Conservatorio Venezze di Rovigo, per il Festival pianistico internazionale Bartolomeo Cristofori e all’interno della manifestazione Rovigo Cello City, l’Ensemble Vivaldi accompagnerà il giovane pianista Giacomo Menegardi, descritto dalla critica come “Un vero talento, incredibilmente pulito e con grande personalità” e vincitore del Primo Premio alla XXXIX edizione del Premio Venezia 2023 tenutosi al Teatro la Fenice di Venezia.
Il 6 settembre
Il Festival si chiude il 6 settembre a Padova. Il concerto conclusivo del Veneto Festival, tra i più importanti e significativi all’interno delle celebrazioni per il 65.mo della fondazione dell’Orchestra, è previsto per il 6 settembre nel giorno del sesto anniversario della morte di Claudio Scimone. L’Orchestra ritorna alla formazione sinfonica allargata ai legni e agli ottoni, come nel Concerto inaugurale, per chiudere la kermesse con due importanti sinfone, “La Passione” di Haydn e “La Casa del Diavolo” di Boccherini, assieme al Concerto violinistico di Mozart per eccellenza: il Concerto in la maggiore KV 219. Tre composizioni non eseguite in tempi recenti ma tanto amate dal Maestro Scimone e che fanno parte della storia de I Solisti Veneti.
Ospiti e solisti
- Alessandro Cesaro, pianoforte
- Umberto Curi, filosofo
- Ensemble Terzo Suono
- Annastella Gibboni, violino
- Giuseppe Gibboni, violino
- Giulia Ginestrini, fagotto
- Paolo Grazia, oboe
- Lorenzo Guzzoni, clarinetto
- Massimo Mercelli, flauto
- Filomena Moretti, chitarra
- Daniele Orlando, violino
- Michele Placido, attore
- Lucienne Renaudin Vary, tromba
In collaborazione con
Il Teatro La Fenice di Venezia
e con i festival:
Regionali: Castello Festival; Festival Pianistico Internazionale Bartolomeo Cristofori; Rovigo Cello City.
Italiani: Emilia-Romagna Festival.
Europei: Schleswig-Holstein Musik Festival (Germania); Tartini Festival di Pirano (Slovenia).
Info programma e biglietti: https://solistiveneti.it/
65 anni di grande musica firmata da I Solisti Veneti
“Se fare musica fosse stato solo un’esibizione in scena, allora non sarebbe stata la professione per me,
ma ho capito che c’era una profezia della musica da mettere al servizio dell’umanità”.
Claudio Scimone
L’Orchestra de I Solisti Veneti è stata fondata a Padova nel 1959 da Claudio Scimone che ne è stato il direttore per tutta la vita. Il primo concerto dei Solisti Veneti si tenne il 26 ottobre dello stesso anno al Teatro Olimpico di Vicenza.
Così scrive il Maestro Nicola Guerini, Direttore artistico del Concorso Internazionale Claudio Scimone, dedicato al padre dell’Orchestra, scomparso nel 2018 nel libro “Claudio Scimone 1934-2018. Contributi per una storicizzazione” edito da Leo S. Olschki Editore, a cura di Sergio Durante e Claudio Griggio: “Ripercorrere l’intensa attività di Claudio Scimone vuol dire considerare i molteplici aspetti del suo eclettismo, il suo duplice ruolo di ‘‘scopritore’’ di nuove musiche e interprete sensibile alle fonti originali, alla prassi esecutiva, alla diffusione di un repertorio che include senza pregiudizi pagine dal Settecento al Novecento, nonché il Pop. Un modus operandi che lo guidava dentro la pagina con curiosità da speleologo capace di intuirne tutte le preziosità e trasformare l’esecuzione in una vera esperienza estetica”.
Claudio Scimone con I Solisti Veneti hanno scritto pagine importantissime della storia della musica, essendo in molteplici occasioni veri e propri precorritori di un fare musica, soprattutto quella classica, a cui non si era ancora affatto abituati.
Parliamo dei concerti con l’orchestra in abiti informali che Scimone portò la domenica mattina verso il grande pubblico a un prezzo ridotto, perché la grande musica fosse davvero accessibile a tutti. I Solisti Veneti inoltre sono stati i primi in Italia fin dal 1965 a tenere concerti nelle scuole e hanno tenuto master class sull'interpretazione della musica veneta non solo in Italia, ma in moltissimi Paesi europei., divenendo di fatto gli ambasciatori della musica veneta nel mondo.
Quando si celebra un importante anniversario come questo non si festeggia solo il “compleanno” di una realtà musicale tra le più celebri, ma anche la vita dell’orchestra: a partire dai musicisti, i solisti: primi veri protagonisti.
Ma si festeggia anche il lavoro di chi ha contribuito nei modi più diversi a far crescere l’orchestra, e anche quello di tutti i quei professionisti che stanno dietro le quinte di ogni concerto.
Da 65 anni I Solisti Veneti sono ambasciatori della cultura e della musica veneta nel mondo. Con più di 6.000 concerti in 90 diversi Paesi da subito hanno emozionato il grande pubblico creando occasioni per avvicinare la musica classica, offrendo esperienze culturali d’eccellenza.
Quest’anno si festeggia il 65.mo anno di attività di un’Orchestra che è ascesa rapidamente ai vertici della fama internazionale, destando l’incondizionato entusiasmo del pubblico e della critica.
Ambasciatori della cultura e della musica veneta nel mondo con concerti tenuti in oltre 90 nazioni, I Solisti Veneti hanno suonato nelle più importanti sale da concerto e per le più prestigiose istituzioni musicali, dal Festival di Salisburgo alla Carnegie Hall di New York.
Nel nome e nel segno del loro fondatore, I Solisti Veneti e il nuovo Direttore Artistico e Musicale Giuliano Carella, oggi continuano a perpetuare l’eredità spirituale ed estetica del Maestro Scimone.
Con una discografia di oltre 350 titoli in LP, CD, e DVD I Solisti Veneti hanno ottenuto i più alti riconoscimenti mondiali in campo musicale, il Premio Grammy Award di Los Angeles, numerosi Grand Prix du disque dell’Académie Charles Cros di Parigi e dell’Académie du Disque Lyrique, molteplici Premi della Critica Discografica italiana, e l’originale Premio del Festival Bar vinto con 350.000 preferenze da parte del pubblico dei più giovani.
Al Teatro La Fenice di Venezia è stato loro assegnato nel 2008 il Premio “Una vita nella musica” dell’Associazione Rubinstein e sono stati al centro di importanti programmi televisivi fra i quali “Le Sette Parole” di Haydn nella Cappella degli Scrovegni di Padova (regia di Ermanno Olmi) e “Vivaldi peintre de la musique” di François Reichenbach.
Hanno collaborato con i più importanti artisti della nostra epoca da Placido Domingo a Josè Carreras, June Anderson, Ruggero Raimondi, Andrea Bocelli, Marylyn Horne, Samuel Ramey, Itzaak Perlman, Henryk Szeryng, Sviatoslav Richter, Jean Pierre Rampal, James Galway, Salvatore Accardo, Uto Ughi per citarne solo alcuni. Allo stesso tempo, la musica da loro proposta ha strizzato l’occhiolino al Pop, e si sono rivelate molto interessanti le collaborazione con artisti del calibro di Lucio Dalla, Massimo Ranieri e Gino Paoli.
Hanno riportato alla luce in concerto, in teatro e in parte pubblicato nelle loro edizioni, centinaia di opere sconosciute del grande patrimonio musicale italiano, riportando alla ribalta numerosi “grandi” del passato e curando la pubblicazione dell’opera omnia di Giuseppe Tartini.
Eseguendo “Il Nascimento dell’Aurora” e “Il Concilio dei Pianeti” di Tommaso Albinoni nonché il suo intermezzo “Pimpinone” hanno rivelato la bellezza dell’opera vocale di Tommaso Albinoni.
Molti fra i più noti compositori della nostra epoca, fra cui Ennio Morricone, Giuseppe De Marzi, Sylvano Bussotti, Franco Donatoni, Gian Francesco Malipiero, Cristóbal Halffter, Marius Constant, Luis de Pablo, Azio Corghi, Domenico Guaccero, Giacomo Manzoni, Alessandro Cadario, hanno dedicato loro musiche a I Solisti Veneti e a Claudio Scimone, creando così una importante letteratura.
Per dimostrare il legame profondo esistente fra la musica veneta, l’architettura e le arti figurative I Solisti hanno registrato una serie di DVD di grande importanza quali “Le Stagioni di Vivaldi nelle Ville di Palladio” (Arthaus), “Il Gloria e la musica sacra di Vivaldi in San Marco a Venezia e nella Cappella degli Scrovegni in Padova” (Dynamic), “I Concerti per flauto di Vivaldi con James Galway nel Palazzo Ducale di Venezia” (Hardy Classic) e molti altri.
Il Parlamento Europeo, in occasione del loro 50.mo anniversario, ha dedicato a I Solisti Veneti una targa in cui li ha qualificati “promotori straordinari della cultura al di là delle frontiere”.
Nel 2015 e nel 2016 Pino Donaggio, che con I Solisti Veneti ha esordito come brillante giovane solista agli inizi dell’attività dell’Orchestra, ha dedicato loro una serie molto varia di composizioni raccolta in un CD edito dalla Warner intitolato “Lettere”. Nel 2019, in occasione del 60.mo anniversario dei “Solisti”, il noto cantautore e compositore di colonne sonore ha scritto ancora cinque brani a loro dedicati e incisi dai “Solisti” nel CD “Nel Cinema e nella Classica”.
Molte le recenti collaborazioni con artisti del calibro di Fiorenza Cedolins, Bruno de Simone, Massimo Mercelli, Roberto Fabbriciani, Leonora Armellini, Giuseppe Gibboni, Shlomo Mintz, Uto Ughi, Mario Hossen, Lucienne Renaudin Vary, Marco Pierobon, oltre a incursioni in altri straordinari orizzonti con i jazzisti Paolo Fresu e Daniele Di Bonaventura, gli artisti Marco Lodola e Dario Brevi, gli attori Michele Placido e Paolo Hendel, il filosofo Umberto Curi, il musicologo e giornalista Sandro Cappelletto.
Dal 2020 a oggi, I Solisti Veneti diretti da Giuliano Carella sono stati ospiti di alcune della maggiori rassegne e istituzioni musicali italiane e straniere come: Rossini Opera Festival di Pesaro, Festival delle Nazioni di Città di Castello, Festival Pergolesi Spontini di Jesi, Stradivari Festival di Cremona, Emilia Romagna Festival, Teatro Pavarotti-Freni di Modena, Teatro Bibiena di Mantova, Teatro Verdi di Salerno, Teatro dell’Opera Giocosa di Savona, Auditorium del Parco a L’Aquila, Sala Tchaikovsky di Mosca, Auditorio Nacional de Música di Madrid, Ljubljana Festival, Schleswig-Holstein Musik Festival, Fondation Gianadda di Martigny, Stavros Niarchos Foundation e Megaron di Atene, Musikverein Kärnten di Klagenfurt, Festival de Musique di Toulon, Royal Opera House di Muscat, Festival de Música dos Capuchos di Lisbona, Tartini Festival di Pirano, Festival de las Velas di Segovia, Varna International Music Festival, solo per citarne alcune.
Nel 2023 Nicola Piovani ha scritto e dedicato a I Solisti Veneti e al flautista Massimo Mercelli tre composizioni inedite che, dopo l’unanime consenso di pubblico e critica, saranno registrate in studio e prodotte dal Premio Oscar.
Nel 2024 I Solisti Veneti organizzeranno il Quinto festival “I Solisti Veneti per il FAI”, la 54.ma edizione del “Veneto Festival” (Festival Internazionale G. Tartini) e il 59.mo ciclo de “I Concerti della Domenica”.
Giuliano Carella
Allievo prediletto di Claudio Scimone (fondatore e direttore de “I Solisti Veneti” dal 1959 al 2018) che nel 1990 lo nomina Presidente dell’Ente, dirige per la prima volta “I Solisti Veneti” a poche settimane dalla scomparsa del Maestro, nell’importante concerto alla Fondazione Gianadda di Martigny, Svizzera.
Quale naturale erede spirituale ed estetico di Claudio Scimone, i soci e i musicisti dell’Ente lo eleggono all’unanimità nuovo Direttore artistico e musicale, considerandone l’enorme esperienza musicale in Italia e ancor più all’estero.
Giuliano Carella, nato a Milano nel 1956 e veronese d’adozione, si è diplomato in Direzione d’orchestra al Conservatorio “Giuseppe Verdi” di Milano e in Composizione al Conservatorio “Cesare Pollini” di Padova. Si è perfezionato, sotto la guida di Franco Ferrara, all’Accademia Chigiana di Siena dove ha conseguito il Diploma di Merito in Direzione d’orchestra. Prima di abbandonare l’attività didattica ha insegnato nei Conservatori di Adria, Mantova, Brescia e Verona, in qualità di Professore di ruolo per il Corso di Musica d’insieme per strumenti ad arco e Quartetto. Il repertorio operistico di Carella conta oltre un centinaio di titoli di compositori italiani, francesi e tedeschi spaziando da Paisiello ad oggi.
Nell’ultimo triennio, oltre a più di 150 concerti con “I Solisti Veneti”, ha riscosso significativi successi con Francesca da Rimini (Zandonai) e Madama Butterfly all’Opèra National du Rhin di Strasburgo, Ariodante, Don Pasquale e Rigoletto alla Staatsoper di Stoccarda, Madama Butterfly al Kongelige Theater di Copenhagen, Roberto Devereux all’Opera di Francoforte, Romeo et Juliette all’Opéra di Montreal, Aida all’Opera National de Lorraine di Nancy, Bohème all’Opera di Dallas, Faust all’Opéra di Nizza, Simon Boccanegra al New Israeli Opera di Tel Aviv, Giovanna D’Arco al Théâtre de la Monnaie di Bruxelles, I Puritani e Tosca all’Opéra di Marsiglia, Un ballo in maschera all’Opera Nazionale Rumena di Timisoara. Fra i maggiori impegni del 2022 e del 2023 si citano Carmen a Tolosa, Bianca e Falliero a Francoforte, Aida e Il Trovatore a Tel Aviv, Turandot in Oman, La Sonnambula a Nizza, Francesca da Rimini (Mercadante) a Erl, Norma a Essen.
Vastissimo l’elenco delle registrazioni discografiche. Al repertorio operistico si affianca quello sinfonico alla testa di prestigiose orchestre.
Info: www.solistiveneti.it
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