A poco più di due settimane dal voto per le Europee si accende lo scontro tra il governo e Roberto Salis, padre dell'attivista in carcere a Budapest da 15 mesi e candidata nelle liste di Avs. A scatenare la polemica, una dichiarazione del vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani. “Poiché è candidata in un partito di opposizione è ovvio che soprattutto il padre di Ilaria Salis faccia campagna elettorale contro il governo, mentre lei ha ringraziato la nostra ambasciata che ha seguito passo passo la vicenda. Bisogna dire la verità altrimenti si dicono menzogne. Io dico la verità, ci sono date, giorni e ore e tutto quello che ha fatto l'ambasciata e consolato per Salis è documentato. Abbiamo fatto per lei quello che facciamo per tutti gli italiani nel mondo. Abbiamo riportato a casa Alessia Piperno, un'intera famiglia che era in mano ai terroristi in Mali e Chico Forti. Ilaria Salis ha avuto gli arresti domiciliari e con la politicizzazione che c’è stata è chiaro che per il governo era più difficile ottenere i risultati positivi, ma li abbiamo ottenuti lo stesso"..
Roberto Salis: "Le istituzioni non si muovano solo su pressione dell'opinione pubblica"
Una versione respinta dal padre della maestra di Monza. "Mia figlia ringrazia l'ambasciata perché c'è una persona che si sta facendo in quattro per aiutarla nel day by day" ha detto durante una conferenza stampa organizzata da Avs al Campidoglio per la presentazione dei candidati alle prossime elezioni europee. "Poi c'è un lavoro che andrebbe fatto a livello più alto che dovrebbe essere l'interazione con i genitori. Non è possibile che le istituzioni si muovano solo su pressione dell'opinione pubblica. Un vero patriota la cosa più importante che deve fare è difendere i cittadini perché altrimenti è un traditore della patria". A proposito dei domiciliari, Roberto Salis si augura che la figlia possa lasciare il carcere in settimana, "Vorrei avere il piacere di abbracciarla. L'ho sentita questa mattina ed è contenta, bella carica".
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