Non c’è pace per L’Espresso. La rivista settimanale cambia ancora il direttore, con Enrico Bellavia, storica figura dentro la redazione che da febbraio aveva preso la direzione e ora è stato rimosso dall’incarico. Al suo posto arriverà dal 31 maggio Emilio Carelli, già fondatore di Sky Tg24, nonché direttore di TgCom ed ex deputato. Ma la redazione del settimanale ha indetto uno sciopero per protestare contro la decisione dell’azienda.
L’Espresso cambia direttore, redazione in sciopero
“L’Espresso cambia oggi il terzo direttore in meno di un anno. Un fatto grave perché dovuto all’ennesimo tentativo di intromissione dell’azienda sul contenuto degli articoli: tentativo a cui il direttore uscente Enrico Bellavia si è opposto garantendo la storia e la tradizione del nostro giornale. Il numero in edicola venerdì, per merito del lavoro della redazione e del direttore che ringraziamo, rappresenta il nostro modo di fare giornalismo. Una pratica che rischia di essere compromessa“. Il comitato di redazione dell’Espresso rende nota la situazione con un comunicato. “Alla luce di questi fatti, l’assemblea di redazione proclama l’astensione dal lavoro per venerdì 31 maggio e consegna un pacchetto di 5 giorni di sciopero in mano al Cdr. La redazione continuerà a fare ogni sforzo per garantire un giornalismo libero, di qualità e fedele alla tradizione de L’Espresso”, conclude la nota.
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