giovedì 23 maggio 2024

Il Ministero della Cultura ha un vice ministro per la musica: Gianmarco Mazzi, ex Sanremo

 Ci deve spiegare che ruolo ha Gianmarco Mazzi al Ministero, di Sangiuliano, dove è sottosegretario. Da quel  che va dicendo e fa,  secondo noi potrebbe aver ricevuto da Sangiuliano la delega per la musica - interessa a qualcuno oltre noi? Sì,  e a più d'uno. 

 Interessa, anche se meno a Sangiuliano che si occupa di musei, mostre e  di tutto il resto che si muove sotto il cielo della cultura.   A dirla tutta Sangiuliano si occupa anche un pò della musica, quando c'è da piazzare qualcuno nei posti di responsabilità nelle istituzioni musicali. Non si potrà negare il suo zampino nella successione a Meyer alla Scala, né che non si darà da fare per la successione alla Fenice, a Ortombina. A noi al solo pensiero di alcuni nomi di possibili sostituti - lì come in  altri teatri - ci vengono i brividi, perchè sappiamo quanto possano essere irriverenti e superficiali gli attuali governanti verso uno dei più grandi patrimoni italiani: la musica.

 La musica che ci interessa non è, sia chiaro, quella di cui  si è sempre occupato, prima d'ora, Mazzi: lui viene da Sanremo; ci interessa quella che gli è' stata affidata - ahi noi ed ahi musica - da Sangiuliano.

 Mazzi  non sta un istante fermo. si dà da fare e gira come una trottola.

 A noi ci sta bene, almeno c'è qualcuno che lavora al settore, solo che già sono emerse le tante prevedibili anomalie.

 Intanto ha un 'quartier generale' - che Aldo Grasso oggi nella sua rubrica sul Corriere ha chiamato 'covo', all'Arena di Verona, dove è come un super sovrintendente. 

 E, del resto, Cecilia Gasdia, senza il suo intervento contro l'attuale sindaco Tommasi (di diversa parrocchia politica da Gasdia e Mazzi), non starebbe lì; perciò lei lascia fare, lascia comandare. E Mazzi che ha anche i cordoni della sborsa, la premia facendo ospitare i concerti che decide lui; assegna all'Arena - dopo un concorso  finto - la celebrazione del  riconoscimento Unesco per il Canto italiano: va fatto all'Arena, va diretto da Muti, al modico costo di 1 milione di Euro appositamente stanziati dal Ministero di Sangiuliano - così ha stabilito Mazzi.
 Puccini va festeggiato a Lucca? Ci pensa lui, il Concerto lo dirigerà Muti, e il cast forse lo hanno scelto di comune accordo. Il sottosegretario non saprebbe distinguere un soprano da un basso, però potrebbe  aver indicato al direttore qualche cantante bravo, ma anche amico.

 In fin dei conti che ci sia qualcuno che si occupi di musica al Ministero a noi non può che piacerci, ma che sia uno che capisce di Sanremo e, tuttavia, si arrischia a parlare di Puccini, della Scala e chissà di quant'altro, certamente non ci piace. 

Né può consolarci il pensiero che Sangiuliano si è fatta una consigliera, perchè avrebbe potuto sceglierla fra competenti e migliori nel suo campo - che è quello della direzione d'orchestra nel quale, è  ormai vox populi, è davvero scarsa - ma non l'ha fatto 

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