mercoledì 22 maggio 2024

Calendario di Mussolini all'aperitivo tricolore di FDI. A Meloni sarà proposto come cadeau natalizio? ( da Leggo)

 

Spunta il calendario di Mussolini all'«aperitivo tricolore» di Fratelli d'Italia: presente anche Delmastro. Polemiche su Chiorino© Social (Facebook etc)

Un happy hour elettorale, chiamato «aperitivo tricolore», si è svolto a in un locale di Roasio (Vercelli), un piccolo comune che conta poco più di 2mila abitanti nella provincia di Vercelli in Piemonte. Nulla di strano, ma l'assessora al lavoro della Regione Piemonte Elena Chiorino, nonché candidata consigliera di Fratelli d’Italia alle elezioni Regionali dell’8 e 9 giugno è al centro di mille polemiche. Il motivo? Chorino ha pubblicato una foto sul suo profilo Instagram dove si piò notare un calendario con la faccia di Benito Mussolini appeso al muro di un bar. A darne notizia è  la vicepresidente nazionale del Partito Democratico, Chiara Gribaudo.

All'evento, come riporta Open, era presente anche il sottosegretario alla Giustizia, Andrea Delmastro, il consigliere regionale del Piemonte Carlo Riva Vercellotti e altri candidati di Fratelli d’Italia alle Regionali. 

 

 

Il post

Chiara Gribaudo ha pubblicato un post con la foto incriminata e una didascalia che cita: «Non sono f4sc1sti ma...». Il testo del post recita così: «Elena Chiorino è Assessora al lavoro e all’istruzione in Regione Piemonte, di Fratelli d’Italia. Ha organizzato un “aperitivo tricolore” (e già sul nome ci sarebbero tante cose da dire) con il Sottosegretario Delmastro, i consiglieri uscenti e candidati del suo partito. Nessuno di loro ha ritenuto strano, offensivo e grave che ci fosse, in bella vista, un calendario raffigurante Benito Mussolini sul muro del locale. Non solo non se ne vergognano ma addirittura pubblicano la foto sui social, come se niente fosse. Veniteci ancora a raccontare la storiella che non esiste nessun allarme democratico. Stanno sdoganando linguaggi e simboli, ora addirittura le foto del Duce. Non possono continuare a governare, e a fare danni, in Piemonte. Fermiamoli con il voto. Ieri come oggi fieramente antifascisti e antifasciste»

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