mercoledì 22 maggio 2024

Redditometro 2. Giorgia Meloni lo sospende. Fino a dopo le elezioni?

L'ennesimo pasticcio. Giorgia e Giorgetti dicono di non sapere nulla del Redditometro, se lo sono trovati pubblicato in Gazzetta Ufficiale, come decreto ministeriale, Artefice  il sottosegretario Leo.

 Ecco come sono andate le cose. Il Governo, e Giorgetti per esso, è alla ricerca disperata di soldi; ne servono tanti, e non solo per la prossima finanziaria, ma per le due future. 

 Il sottosegretario ricorre al redditometro, credendolo strumento efficace per scovare gli evasori - il cui mancato gettito fiscale viene da tutti accreditato sugli 80 miliardi di Euro per anno.

 Quando Meloni ma anche Salvini e Tajani si accorgono del decreto vanno su tutte le furie; Meloni convoca a Palazzo Chigi il sottosegretario Leo e sospende la sua efficacia, lo deve con fare con un decreto, visto che quello  sul redditometro è stato già pubblicato in  Gazzetta Ufficiale.

 Quali  che siano le esigenze di cassa dello Stato , come gli viene in mente ad un sottosegretario di tirar fuori quello strumento - definito il 'grande fratello'  che spia nelle tasche degli italianai - alla viglia delle elezioni? 

L'appuntamento elettorale europeo - in  Italia anche regionale e comunale in buona parte del Paese- segna lo spartiacque anche fiscale. Prima non si può e non si deve toccare nulla, dopo accadrà di tutto, perchè i soldi servono, e tanti, occorre trovarli e si devono prendere dove stanno. 

 I giornali oggi sono pieni di analisi sulla identità del redditometro ( va a vedere anche le spese mediche dei cittadini - anche il redditometro si è 'fatto una canna', come direbbero i giovani!) ed anche sulla sua efficacia. Lo studio di sue recenti passate applicazioni  toglie ogni velleità ai suoi sostenitori, in funzione della lotta all'evasione.

 Che va fatta, non più procrastinata, ma che si fa con l'incrocio dei dati delle numerose 'banche dati' che presentano una radiografia dettagliata dei tutti gli italiani relativamente ai loro redditi ai loro consumi ed alle loro mendaci, se tali, dichiarazioni al Fisco.

 Ecco è tempo di muoversi, e anche Giorgia che non  metterà mai le mani nella tasche degli italiani, come del resto vanno ripetendo anche i suoi due vice, sarà costretta ad infilarcele quelle sue manine nelle nostre tasche, speriamo solo in quelle dei presunti evasori, perchè noi quelle tasche, le abbiamo vuote, mentre abbiamo le scatole piene di tasse e finte agevolazioni.

 Gli unici su tutti che possono dormire sonni tranquilli in Italia, sono i politici, abilissimi a rubare ( spillare, che poi è la stessa cosa, decidono loro quanti volerne e prenderne, senza che nessuno ostacoli le loro ruberie) soldi alo Stato. A loro le  paghe non gliele tocca nessuno, e con i 15-20.000 Euro circa mensili possono continuare la dieta con 'caviale e champagne'.


Ma solo dopo le elezioni.

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