venerdì 1 dicembre 2023

Dante, perchè non scrive la 'sua' Commedia in Latino? Il consigliò di un suo professore dello 'studium' di Bologna ( da La Repubblica, di Sabrina Camonchia)

 

“Caro Dante, scriva in latino la Divina Commedia...”: il sensazionale ritrovamento del carteggio col primo professore di lettere del mondo
“Caro Dante, scriva in latino la Divina Commedia...”: il sensazionale ritrovamento del carteggio col primo professore di lettere del mondo

A prima vista, la scoperta dei commenti a “Bucoliche”, “Georgiche” ed “Eneide” di Giovanni del Virgilio, primo professore di letteratura e filologia dello Studium nella Bologna della seconda metà del Duecento, potrebbe essere archiviata come una ricerca pazza e maniacale da topi di biblioteca. Eppure, il ritrovamento del giovane studioso Giandomenico Tripodi dei manoscritti che si credevano perduti ha un’importanza incredibile per la comunità scientifica letteraria: quei documenti parlano la lingua delle lezioni universitarie di mille anni fa. Con un’indagine certosina, il ricercatore ha accuratamente studiato elementi stilistici, linguistici, riferimenti intertestuali, autocitazioni e testimonianze diverse, giungendo ad affermare che quei testi sono di Giovanni del Virgilio, figura rivoluzionaria della nostra città, per diversi motivi. Intanto perché fu il primo professore universitario a essere stipendiato direttamente dal Comune di Bologna. Poi, perché fu coevo e amico di Dante. Sì, proprio l’Alighieri, che il Magister conobbe addirittura di persona. Per questo, dunque, i manoscritti ritrovati che commentano le opere di Virgilio, la guida che Dante sceglie per farsi scortare all’altro mondo nell’Inferno e nel Purgatorio, assumono una rilevanza storica. A spiegarlo è Giuseppina Brunetti, professore ordinario di Filologia romanza del Dipartimento di Filologia classica e italianistica dell’Alma Mater e direttore del Cesbi - Centro Studi su Benvenuto da Imola, il più celebre commentatore della Commedia, figura cardine per la diffusione dell’opera dantesca nel mondo. Proprio a Tripodi andò un paio di anni fa il premio del Cesbi per la sua tesi sul commento alle “Georgiche” di Benvenuto da Imola. Conservati ora nella Biblioteca Vaticana e nella biblioteca universitaria di Padova, i due testi saranno i protagonisti della VII giornata di Studi del Cesbi, il 5 dicembre alle 15 all’Accademia delle Scienze di Palazzo Poggi...

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