martedì 31 ottobre 2023

La Tredicesima ricca promessa dal Governo si è afflosciata (Money.it, di Simone Micocci)

 

Tredicesima più bassa nel 2023? Nel 2024 andrà peggio: lo sgravio contributivo confermato dalla legge di Bilancio non si applica infatti sulla gratifica natalizia. Conseguenze anche per gli stipendi.

Altro che detassazione della tredicesima: nel 2024 l’importo percepito sarà persino più basso di quello del 2023. Questo perché nell’ultima bozza della legge di Bilancio 2024, non ancora definitiva, viene modificata la norma che conferma anche per il prossimo anno lo sgravio contributivo al 6% e 7% per coloro che rispettivamente non superano una retribuzione di 2.692 e 1.923 euro (lordi).

Nel dettaglio, anziché valere per tredici mensilità, come era previsto dalla bozza originaria del provvedimento, con il nuovo testo lo sgravio contributivo viene confermato senza alcun effetto sui ratei di tredicesima. Il che significa che il prossimo anno la gratifica natalizia sarà persino più bassa rispetto a quella che verrà percepita nel 2023, nella quale perlomeno si applicherà uno sgravio del 2% o 3% a seconda dell’importo.

Si riduce così l’aumento complessivo in busta paga su cui noi di Money.it abbiamo posto l’attenzione in alcuni approfondimenti, nei quali vi abbiamo spiegato la ragione per cui per quanto la busta paga percepita a dicembre 2023 sarà la stessa di quella spettante a gennaio 2024 l’importo annualmente percepito sarà comunque maggiore.

Niente sgravio contributivo sulla tredicesima

Come anticipato, nell’ultima bozza della legge di Bilancio 2024 cambia lo sgravio contributivo: per quanto restino valide le percentuali del 6% e 7% a seconda dello stipendio percepito, viene stabilito che questo non si applica sulla tredicesima sulla quale si verseranno i contributi per intero, pari al 9,19% dell’importo lordo per i dipendenti del settore privato, 8,80% per il pubblico.

Per quanto non cambino le regole per il calcolo della tredicesima lorda, quindi, ne risulterà comunque un netto più basso con ripercussioni già da gennaio 2024 per coloro che percepiscono il rateo della tredicesima mensilmente in busta paga.

Le conseguenze

Oggi sulla tredicesima, nonché sui singoli ratei mensili, viene applicato uno sgravio contributivo più basso rispetto a quello che da luglio 2023 è riconosciuto in busta paga: anziché il 6% o 7%, infatti, è previsto uno sgravio del 3% per le tredicesime il cui importo non supera i 1.923 euro lordi e del 2% per quelle che sono sopra questa soglia ma comunque dentro i 2.692 euro lordi.

Ecco spiegata la ragione per cui, ad esempio, la tredicesima di quest’anno sarà ancora più bassa del solito rispetto allo stipendio di dicembre. Prendiamo come esempio una busta paga da 1.500 euro lordi con una tredicesima dello stesso importo: dalla prima vanno sottratti solamente 32,85 euro di contributi, mentre dalla seconda 92,85 euro.


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