mercoledì 25 ottobre 2023

Napoli. Lissner resta sovrintendente. Il tribunale respinge il ricorso del Teatro San Carlo. Fuortes che farà? ( da Il Mattino, di Maria Pirro)

 Il maestro Stéphane Lissner vince anche il secondo round in tribunale a Napoli. Mandato in pensione per decreto legge, reintegrato dal giudice del lavoro, il settantenne francese resta sovrintendente del teatro San Carlo. Lo stabilisce il collegio in relazione al reclamo formulato dai vertici della fondazione lirica che dichiara «rilevante e non manifestamente infondata la questione di legittimità costituzionale», trasmette immediatamente gli atti alla Consulta, quindi rimanda il «giudizio cautelare in corso e dispone, in via provvisoria e fino alla definizione del giudizio di costituzionalità, la sospensione dell’atto di revoca del 26 maggio 2023». 

Lissner dichiara: «Sono quantomai soddisfatto perché la mia volontà è sempre stata solo quella di poter portare a termine il mio mandato come sovrintendente e direttore artistico a favore del San Carlo».

E aggiunge: «Questa nuova pronuncia mi dà ulteriore serenità nel proseguire nella mia attività, insieme alle maestranze del teatro e alle istituzioni. Rimane l’amarezza rispetto a una vicenda che ha comunque danneggiato il lavoro e la reputazione del teatro e che, sin dall’inizio, ho trovato senza una sua logica accettabile».

Il pool difensivo che assiste il maestro è composto dal giuslavorista Claudio Morpurgo, dal costituzionalista Giulio Enea Vigevani (università Milano-Bicocca) e dall’esperto di governance Pietro Fioruzzi, e rileva: «Ora la Corte Costituzionale dovrà pronunciarsi sulla norma “incriminata” e nel frattempo il maestro Lissner potrà continuare a svolgere la propria opera a favore della fondazione San Carlo. Siamo estremamente soddisfatti perché tutte le argomentazioni – giuslavoristiche, costituzionali e di governance – sono state positivamente recepite dal collegio giudicante». 

E questo potrebbe essere non l'unico fronte di battaglia in aula. Il primo settembre il teatro aveva chiamato un altro sovrintendente, Carlo Fuortes, l’ex amministratore delegato della Rai poi costretto a lasciare per il ritorno di Lissner, e che potrebbe a sua volta far valere le sue ragioni, come ha preannunciato in una lettera inviata al San Carlo.

Il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano preferisce non commentare l’ordinanza. Invece, il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi sottolinea: «Il San Carlo, i suoi lavoratori, la città e i tantissimi amanti del Massimo necessitavano di un punto di chiarezza che consentisse di garantire una lunga e solida programmazione artistica: il nostro obiettivo prioritario era ed è tuttora dare infatti continuità al lavoro intrapreso in questi anni e sino ad oggi dalla Fondazione». Rimarca: «Abbiamo sempre applicato le leggi dello Stato in piena sintonia con le altre Istituzioni coinvolte. Il sovrintendente Stéphane Lissner manterrà alta la qualità artistica del San Carlo. Confermiamo la stima e la fiducia nelle capacità manageriali di Carlo Fuortes che, benché in un periodo molto breve, ha ben operato nell'interesse del teatro».

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Definita la vicenda legale, almeno fino al prossimo verdetto, il San Carlo resta nel caos per lo sciopero nazionale, contro il governo sul rinnovo del contratto, proclamato da orchestra, coro e balletto che ha portato a cancellare, in sintonia con quanto accade in tutti gli altri teatri lirici italiani, la prima di “Maometto II” in programma questa sera: si va in scena domenica. 


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