Aumenti in arrivo per i docenti italiani, che a fine anno dovrebbero ritrovarsi circa 200 euro lordi in più sulla busta paga mensile. Secondo quanto rivelato da Il Sole 24 Ore, la novità nasce da frutto di vari movimenti e non deriva da un unico provvedimento.
I numeri
Dopo l'ultimo rinnovo del contratto collettivo stipulato a luglio, a novembre e dicembre arriveranno gli aumenti salariali medi mensili previsti per il comparto scuola, pari a 124,40 euro per i docenti, 96,72 per il personale Ata e di 197,50 per i direttori amministrativi. E ancora, entro la fine dell'anno si attende l’anticipo del nuovo contratto collettivo nazionale, con i docenti che beneficeranno di circa 70 euro in più al mese (ossia tra gli 800 e i 900 euro in media all'anno). Col taglio del cuneo e la contemporanea nuova aliquota Irpef (che accorpa due scaglioni), le buste paga si arricchiranno di circa 110 euro al mese.
Una decina di giorni fa, è entrato poi in vigore il decreto legge Anticipi che interessa anche il comparto scolastico, con un aumento dell’indennità di vacanza contrattuale in arrivo da dicembre 2023, come anticipo degli incrementi previsti nei contratti collettivi nazionali per il triennio 2022-2024. In termini pratici, l'aumento netto per un docente dell’infanzia e della scuola primaria dovrebbe essere compreso tra i 500 e i 630 euro; nella scuola media l'aumento sarà tra 500 e 710 euro, al liceo e negli istituti superiori tra 550 e 740 euro. Un'agevolazione, quest'ultima, da cui sono esclusi però i dipendenti a tempo determinato.
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