Già Martin Scorsese e Harrison Ford, annunciati rispettivamente con KILLERS OF THE FLOWER MOON e INDIANA JONES E IL QUADRANTE DEL DESTINO, a cui si è appena aggiunto, come film d'apertura, JEANNE DU BARRY, il nuovo lungometraggio di Maïwenn con Johnny Depp nei panni di re Luigi XV, fanno della prossima edizione del Festival di Cannes, la 76/a (16-27 maggio), un evento nel segno di una manifesta grandeur.
A questo parterre, e a pochi giorni dalla conferenza ufficiale del festival che ci sarà giovedì 13 aprile a Parigi, si potrebbero aggiungere poi, sul fronte Italia, Nanni Moretti, Marco Bellocchio, Matteo Garrone e Alice Rohrwacher, mentre, su quello internazionale, secondo le indiscrezioni raccolte dal sito Indiewire, potrebbero arrivare a completare il quadro Ken Loach (THE OLD OAK) e Wim Wenders (TOKYO TOILET), Aki Kaurismäki (DEAD LEAVES), Kore'eda (Monster), Lanthimos (POOR THINGS) e Nuri Bilge Ceylan (ABOUT DRY GRASSES). Non dovrebbero mancare, poi, gli americani: Wes Anderson (ASTEROID CITY), Todd Haynes (MAY/DECEMBER) e Richard Linklater (HITMAN) e il regista indie Sean Durkin (THE IRON CLAW). E ancora attesi l'argentino Lisandro Alonso (EUREKA), i messicani Alonso Ruizpalacios (LA COCINA), Michel Franco (MEMORY) e Amat Escalante (EL ESTADO DE IMPERIO).
Per l'Italia in campo ci sarebbero IL SOL DELL'AVVENIRE di Nanni Moretti, che uscirà il 20 aprile, ovvero un mese prima del Festival, una tradizione per i film del regista romano, da sempre amatissimo in Francia e che già altre tre volte aveva anticipato l'uscita come per MIA MADRE, HABEMUS PAPAM e IL CAIMANO. Attesa poi anche LA CONVERSIONE di Marco Bellocchio, ispirato alla storia di Edgardo Mortara, bambino ebreo che nel 1858 fu allontanato dalla sua famiglia per essere allevato da cattolico. Garrone potrebbe poi tornare in concorso (dopo GOMORRA, REALITY IL RACCONTO DEI RACCONTI e DOGMAN) con IO CAPITANO, mentre Alice Rohrwacher, già sulla Croisette dall'esordio con CORPO CELESTE e poi in concorso con LE MERAVIGLIE e LAZZARO FELICE, porterebbe a Cannes LA CHIMERA ambientato negli anni '80 nel traffico clandestino dei manufatti storici ad opera dei 'tombaroli'. (ANSA).
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