Spenti i riflettori sulla 58esima edizione del Macerata Opera Festival, per il consigliere Narciso Ricotta (Pd) la prima stagione firmata dal presidente Sandro Parcaroli e dal direttore artistico Paolo Pinamonti, non è stata costellata di sole luci, ma anche di tante ombre. A partire dalla scelta delle opere, passando per i concerti e arrivando ai ritardi che stanno influendo sulla prossima stagione. "Il Mof, purtroppo annunciato da manifesti con il nome dello Sferisterio scritto male, ha previsto un nuovo format accolto con un po’ di freddezza dal pubblico – spiega Ricotta –.
La stagione non si è aperta con un’opera, ma con il concerto di Zubin Mehta, nome di assoluto prestigio, che purtroppo non ha fatto il pieno di presenze. Gli altri concerti di musica sinfonica previsti allo Sferisterio sono stati trasferiti per mancanza di prenotazioni al Lauro Rossi. Il pubblico vuole la lirica e non gradisce i concerti sinfonici? È un tema su cui riflettere".
Altro spunto di riflessione riguarda le opere e il fatto che "visto che solo il Barbiere, previsto dalla precedente amministrazione e che mancava da circa trent’anni a Macerata, ha fatto registrare il sold out, non sarebbe stato meglio aprire la stagione proprio con questa rappresentazione per iniziare con il vento in poppa? E, inoltre, visto il connubio tra opera e cinema nelle altre due rappresentazioni che, però, non hanno fatto registrare il tutto esaurito, forse non hanno avuto il gradimento sperato? È chiaro che si è voluto dare un segno diverso e questo è giusto, ma bisogna verificare le reazioni del pubblico".
Il consigliere Dem, infine, ricorda i ritardi da parte del consiglio di amministrazione nel nominare "il direttore artistico e la responsabile della comunicazione e ciò ha influito sui risultati. Chi è venuto allo Sferisterio non ha ricevuto, come si faceva in passato, il programma dell’anno prossimo e si è persa una buona occasione per fidelizzazione gli spettatori. Le rappresentazioni sono state programmate tutte di seguito senza essere alternate con altre opere. Questo, come lamentano alcuni albergatori, può aver allontanato alcuni turisti? La Notte dell’opera, inoltre, non è stata realizzata, quando sarebbe bastato rimodularla un po’ e tenerla in vita. La precedente amministrazione – conclude Ricotta – ha consegnato alla nuova una situazione economica del Mof in equilibrio: vedremo se anche quest’anno il bilancio avrà le stesse caratteristiche.
Infine sia il direttore artistico che il sovrintendente concordano nella necessità di passare la gestione dalla attuale associazione a una fondazione: il cda su questo dovrebbe porre rimedio subito".
Nessun commento:
Posta un commento