Con una prima assoluta dell'opera multimediale 'Anteros (dell'amore ricambiato)' di Gianvincenzo Cresta, compositore con esperienze internazionali all'Ircam e all'Opéra Bastille di Parigi, al Mozarteum di Salisburgo e alla Biennale Musica di Venezia, venerdì 23 settembre (ore 20.30) s'inaugura al Teatro Kismet di Bari la quattordicesima edizione di Anima Mea, che sino al 26 ottobre propone a Bari, Trani e Palo del Colle otto produzioni per ventidue concerti (tra serali e matinée per le scuole) pensati musicalmente tra due mondi e sette secoli.
Il festival, organizzato dall'associazione L'amoroso con la direzione artistica di Gioacchino De Padova, segue due direttrici, com'è stato spiegato durante la presentazione avvenuta all'Alliance Française di Bari: da un lato l'esplorazione dei repertori storici, dalla polifonia del Quattrocento all'opera del tardo Barocco, dall'altro l'apertura alla nuova musica con 'Anteros', produzione che vede il coinvolgimento di due prestigiosi istituti di ricerca sonora, Tempo Reale di Firenze e il Grame di Lione. L'intera programmazione si svilupperà in un dialogo serrato tra linguaggi del passato ed espressioni della contemporaneità con la rappresentazione de 'L'ammalato immaginario', l'opera del 1726 di Leonardo Vinci ispirata a Molière che viene proposta in collaborazione con il Teatro Lirico Sperimentale di Spoleto, un excursus nelle musiche del Sud Italia durante la dominazione aragonese, un concerto dedicato alla polifonia fiamminga di Guillaume du Fay e Josquin des Prez, punte di diamante del Rinascimento musicale, e ancora, con finestre sulle musiche americane e quelle dell'Europa del Settecento. Sarà un dialogo condotto facendo incontrare molteplici espressioni artistiche, dalla musica alla danza, dal teatro alle arti visive, anche attraverso una serie di collaborazioni con partner italiani e internazionali e il contributo del Ministero della Cultura, della Regione Puglia e delle amministrazioni delle città coinvolte. (ANSA).
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