mercoledì 21 settembre 2022

Invasione dell'Ucraina. Sette mesi dopo: Putin, Biden, Xi Jinping, Kouleba, Von der Leyen, Truss, Stoltenberg (TGCOM 24)

 Dopo quasi sette mesi di guerra, nata dall'invasione dell'Ucraina da parte della Russia, il conflitto rischia una rapida (e pericolosissima) escalation. Vladimir Putin, in un discorso alla nazione, ha annunciato la mobilitazione di 300mila riservisti per intensificare l'offensiva e il sostegno di Mosca ai referendum indipendentisti indetti dalle amministrazioni regionali filorusse. Ma, soprattutto, è tornato ad agitare lo spettro di una guerra nucleare. Immediate le reazioni internazionali. Joe Biden: "Putin ha fatto minacce nucleari spericolate e irresponsabili". La Cina, invece, ha chiesto il cessate il fuoco, ma contestualmente il presidente Xi Jinping ha anche avvertito i militari: "Prepararsi alla guerra".

Ucraina, Biden: "Minacce nucleari di Putin spericolate" | Incognita Cina: chiede il cessate il fuoco ma Xi dice di "prepararsi alla guerra" © Tgcom24 Ucraina, Biden: "Minacce nucleari di Putin spericolate" | Incognita Cina: chiede il cessate il fuoco ma Xi dice di "prepararsi alla guerra"

Biden: "Minacce irresponsabili, Putin vuole annientare Kiev" - Vladimir Putin ha fatto "minacce nucleari spericolate e irresponsabili": questa la prima reazione del presidente Usa, Joe Biden, intervenuto all'assemblea generale dell'Onu. Putin vuole "annientare il diritto dell'Ucraina ad esistere" ha aggiunto il capo della Casa Bianca che ha anche affermato come la Russia abbia "vergognosamente violato i principi base della carta dell'Onu invadendo l'Ucraina". Per Biden, poi, i referendum del Cremlino nel rappresentano una "farsa" perché violano la sovranità dell'Ucraina.

L'ambiguità della Cina: dal cessate il fuoco al "prepararsi alla guerra" - Il principale alleato strategico della Russia, ovvero la Cina, qualche ora dopo il discorso di Putin ha fatto trapelare la propria posizione, al solito orientata alla de-escalation. "La Cina invita le parti coinvolte nella crisi in Ucraina al cessate il fuoco e a impegnarsi con il dialogo e le consultazioni al fine di una risoluzione pacifica": così il portavoce del ministero degli Esteri Wang Wenbin, esortando "a trovare un modo per affrontare le preoccupazioni sulla sicurezza di tutte le parti". Il presidente Xi Jinping, però, ha anche elogiato il profondo riordino delle Forze Armate, osservando che "è necessario riassumere e applicare l'esperienza positiva delle riforme, concentrarsi sulla preparazione alla guerra, svolgere un lavoro solido nell'attuazione dei compiti stabiliti e rafforzare la pianificazione delle riforme successive". Xi è intervenendo a Pechino a un seminario sulla Difesa nazionale e sulla riforma militare.

Kiev: "Ora l'Occidente raddoppi il suo sostegno" - "L'unica risposta appropriata alle minacce bellicose di Putin è di raddoppiare gli sforzi per sostenere l'Ucraina" di fronte alla minaccia russa dell'uso di armi nucleari. Così, su Twitter, il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba, chiedendo "più sanzioni contro la Russia", "più armi all'Ucraina" e "più solidarietà agli ucraini" da parte dell'Occidente.

Von der Leyen-Truss: "Da Putin segno di debolezza, sta fallendo" - La Presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, e la prima ministra del Regno Unito, Liz Truss, in un bilaterale a margine dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite a New York, "hanno condannato fermamente le azioni della Russia in Ucraina e hanno convenuto che i recenti appelli di Putin a mobilitare parti della popolazione erano un segno che l'invasione russa sta fallendo. È una dichiarazione di debolezza". E' quanto riporta una dichiarazione congiunta. Le due leader "hanno riconosciuto il coraggio e l'eroismo del popolo ucraino e hanno sottolineato il loro impegno congiunto a sostenere il sostegno all'Ucraina nella sua lotta per tutto il tempo necessario" e "hanno anche discusso delle relazioni Ue-Regno Unito, tra cui l'energia, la sicurezza alimentare e il Protocollo dell'Irlanda del Nord".

Stoltenberg (Nato): "Aumentare la produzione di armi" - "Noi stiamo parlando con i nostri alleati ma anche con l'industria della difesa per aumentare la produzione militare, di armi e munizioni, perché dobbiamo rimpiazzare i nostri stock per assicurare la difesa dei territori Nato ma anche per continuare a sostenere l'Ucraina". Così in una video intervista alla Reuters il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg. 

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