© Fornito da Il Giornale

L'Onu intanto ha annunciato l'intenzione di inviare una squadra di esperti per indagare sulle fosse comuni ritrovate a Izyum, città appena riconquistata alle forze filo-russe, in una delle quali sono stati rinvenuti oltre 440 corpi, per lo più di civili. Su alcuni cadaveri c'erano segni di tortura, alcuni avevano le mani legate e risultano essere stati uccisi a bruciapelo. Secondo il commissario della Verkhovna Rada per i diritti umani, Dmitry Lubinets, sarebbero state sepolte intere famiglie, comprese quelle con bambini. «Russi torturatori e assassini», ha commentato il presidente Volodymyr Zelensky. In un'altra delle zone riconquistate da Kiev, nella regione di Kharkiv, nell'Ucraina nord orientale, sono state invece scoperte dieci camere di tortura.

Giornata intensa anche sul campo, quella di ieri, con diversi attentati contro figure di spicco delle amministrazioni installate dai russi nei territori conquistati. A Kherson, nell'Ucraina meridionale, ci sono state potenti esplosioni e secondo i media ucraini potrebbe essere stato colpito l'ufficio del vice governatore filorusso Kirill Stremousov. C'è stato poi un grave attentato nella regione filorussa del Donbass, dove una bomba ha centrato l'edificio della procura generale dell'autoproclamata Repubblica Popolare di Lugansk uccidendo il procuratore generale Sergei Gorenko e la sua vice Yekaterina Steglenko. A Berdyansk, invece, città portuale dell'Ucraina sud-orientale, nella regione di Zaporizhzhia, sono morti in un attacco il vice capo dell'amministrazione locale filo-russa e sua moglie, che guidava la commissione elettorale territoriale. Per Leonid Psechnik, capo dell'autoproclamata Repubblica di Lugansk, l'attentato dinamitardo avvenuto negli uffici della Procura nel centro di Lugansk proverebbe che «l'Ucraina, sotto la guida dell'attuale leadership, è uno Stato terrorista».

La controffensiva di Kiev sta ponendo Putin in una posizione sempre più difficile, mentre l'Ucraina continua a rafforzare il suo esercito. Gli Stati Uniti hanno annunciato un nuovo invio di armi per 600 milioni di dollari, ma la Casa Bianca ha escluso che nell'ultimo pacchetto di aiuti militari all'Ucraina ci siano i sistemi missilistici a lungo raggio, una fornitura che comporterebbe il rischio di una pericolosa escalation.