lunedì 26 settembre 2022

A che servono le finestre? Aprés 'Liberté d'action' di Heiner Goebbels da Henry Michaux

 


Oggi proviamo un grande imbarazzo con noi stessi, perchè non sappiamo da dove cominciare. A differenza di qualche sera fa, quando, tornati dalla serata Riley-Waltz del Festival Romaeuropa (Cavea dell'Auditorium) abbiamo raccontato con entusiasmo uno spettacolo innanzitutto affollatissimo, ma soprattutto ben realizzato e con grande aderenza e inventiva fra musica e danza; ieri sera, il ritorno a casa è stato segnato da grande, grandissima delusione. Sia perchè la raccolta Sala 'Petrassi' era mezza vuota ( o piena a metà, ma forse meno, se preferite) ma soprattutto perchè l'elemento più interessante della intera serata - della durata di un'ora circa - era rappresentato dai testi di Michaux, e dall'impegno/resa delle due giovani pianiste dell'Ensemble Modern; mentre invece il richiamo sul quale contava RomaEuropa, e cioè lo spettacolo inventato e firmato da Goebbles, figura importante del teatro europeo, ha deluso e non solo noi, giacché gli applausi finali, tiepidi, nascevano , in tutta evidenza, in seno alla claque presente.

In breve: un palcoscenico appena illuminato, due pianoforti su pedane con rotelle, uno di fronte all'altro ai due lati della scena all'inizio, ma poi mossi dall' attore non senza fatica, e, in fondo, una sorta di postazione, dotata anche di aggeggi elettronici ad uso esclusivo dell'attore che si è mosso istericamente da destra a sinistra, avanti e indietro, per parlare al microfono, per spostare i pianoforti, o un lume e alcuni pannelli riflettenti. Unica novità, fin troppo posticcia, nel corso della rappresentazione sempre uguale, il gilet smanicato che questi ha indossato, per pochi minuti, con i colori della bandiera Ucraina ( celeste con striscia centrale gialla).

 Goebbels ha inventato uno spettacolo - se spettacolo poteva definirsi - ed ha scritto un impegnativo pezzo per due pianoforti 'preparati', che le pianiste hanno realizzato, servendosi anche di stecche, lunghe una cinquantina di centimetri, per 'cluster' e 'glissando', che sarebbe andato bene per qualunque occasione. Detto così sembra banale, ma è la nostra, e crediamo anche di altri spettatori, netta sensazione. Troppo flebile, se non addirittura inesistente e staticissimo, il legame con il vulcano Michaux.

L'altro ieri abbiamo pubblicato su questo blog la recensione che scrivemmo molti anni fa per Il Giornale, dal Festival di Salisburgo, per uno spettacolo dedicato a Giacinto Scelsi, al musicista Scelsi, da Christoph Marthaler, noto esponente della scena internazionale, allo stesso modo in cui lo è Goebbels.

Marthaler aveva costruito uno spettacolo - un vero spettacolo, che è mancato a Goebbels - pensando alla grande novità rappresentata da Scelsi nel mondo della musica; e per questo lo aveva intitolato 'Saucer aus Italian' - letteralmente 'vino novello', 'mosto in fermentazione' dall'Italia.

 La novità, in questo caso, era rappresentata dal pensiero, dalle riflessioni, dai testi, di Michaux,  che  Goebbels intendeva 'spettacolarizzare'. Il risultato è stato che la novità e le suggestioni maggiori sono venuti dai testi di Michaux, ma solo da essi.

 Fra i quali particolarmente interessanti quelli relativi alle montagne, che, posizionate, nella sua mente, fra i palazzi delle città, gli consentivano di continuare a vivere, od anche quelle annotazioni riservate alle finestre che servivano a far entrare in casa le nuvole (ci hanno fatto venire in mente certe tele 'metafisiche' di De Chirico; Michaux era anche pittore) ma anche a gettarvisi di sotto. Che era poi il cattivo pensiero che abbiamo però prontamente scacciato, dopo una serata di sublime noia.

Perchè RomaEuropa si ostina a presentare questo tipo di spettacoli - la memoria va subito ad uno delle passate edizioni dedicato a Diaghilev, di altrettanta noia?

 Per dimostrare che nel cartellone del festival romano compaiono le maggiori produzioni o i nomi più in vista del panorama internazionale? Serve, se poi ai più - quei pochi presenti - risultano incomprensibili ed indigeste?

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