Noi siamo rimasti alla storia del governo dell'Arabia Saudita che aveva offerto soldi alla Scala, in cambio di un posto nel CdA del teatro milanese ed alla richiesta, contemporanea, di impiantare sul suolo di quella dittatura una accademia musicale e coreutica.
E nelle nostre orecchie sono rimaste, ancora legate a quei giorni, le dichiarazioni del nostro Philippe, luogotenente di Attilio Fontana, governatore leghista lombardo ( la cui segreteria è agli ordini di una ex compagna di Salvini, Giulia Martinelli, made di suo figlio) il quale si augurava - prima che Fontana gli desse un calcio in c. proprio per le sue dichiarazioni non condivise - che, dopo i sauditi, venissero a dar saldi alla Scala anche altri governi - dittatoriali o no, che importa? - perchè alla Scala i soldi servono e non occorre sempre guardare da dove vengono.
Fontana lo sconfessò , quasi a rimproverarlo per aver assunto una posizione in suo nome, senza esserne autorizzato, dalla quale anzi dissentiva profondamente. Allora, il ragazzaccio - che magari oggi rivendica la sua estraneità ai partiti (non è stato anche assessore leghista a Milano - avrebbe dovuto sconfessare pubblicamente Fontana e dirgli addio, ma non lo fece.
Allora tacque, ed il suo silenzio è durato fino ad oggi, quando lo ritroviamo, con diversa casacca, candidato con la Bonino che, certamente, dista qualche migliaio di miglia da Fontana e dal suo partito che è quello di Salvini.
Philippe, come la mettiamo? Immaginiamo la risposta del critico: solo i cretini non cambiamo mai idea! Giusto. Ma quando si cambia ogni giorno, a seconda di come tira il vento dei propri interessi, non si rischia, nonostante le vaccinazioni professionali che Daverio ha tutte, di ammalarsi di cretinite acuta?
Nessun commento:
Posta un commento