giovedì 9 maggio 2019

MIGRANTI. Salvini chiude i porti, Conte li apre

Giuseppe Conte apre i porti, nonostante Matteo Salvini. E lo fa grazie alla sponda europea. Al termine di un nuovo braccio di ferro tra il ministro dell'Interno e una nave della Marina, il premier è intervenuto per risolvere la situazione. 

«I 36 migranti che erano a bordo di una imbarcazione che stava per affondare, sono stati messi in salvo dal personale della nostra Marina militare che era a bordo della nave Cigala Fulgosi e ora sono stati tutti trasferiti sull'unità Stromboli», ha fatto sapere Palazzo Chigi poco prima della mezzanotte del 9 maggio. «La nave Stromboli viaggia adesso verso il porto militare di Augusta, dove i migranti verranno fatti sbarcare». Ad accoglierli saranno Francia, Malta, Lussemburgo e Germania, che Conte ha ringraziato «per la sollecitudine con cui, nel giro di poche ore, hanno dichiarato la loro disponibilità, partecipando alle operazioni di redistribuzione».

LA CHIUSURA DI SALVINI

In precedenza, il ministro dell'Interno Matteo Salvini da Pesaro aveva lanciato, forte e chiaro, un messaggio di chiusura: «C'è una nave della Marina militare che in acque libiche ha raccolto 40 immigrati, io porti non ne do. Perché in acque libiche? Peraltro pattugliate dalla guardia costiera libica che ieri in pieno ramadan ha soccorso, salvato e portato indietro più di 200 immigrati. O si lavora tutti nella stessa direzione o non può esserci un ministro dell'Interno che chiude i porti e qualcun altro che raccoglie i migranti. È vero che bisogna chiarire alcune vicende all'interno del governo».


Secondo quanto riferito dalla Marina, il barcone «era in procinto di affondare», con le persone a bordo, «prive di salvagenti», che «erano in imminente pericolo di vita». Il soccorso è stato effettuato dalla nave Cigala Fulgosi, un'unità combattente della Marina parte del dispositivo Mare Sicuro (la missione voluta da governo e parlamento e finalizzata a proteggere gli interessi italiani nel Mediterraneo centrale, ndr), che «in aderenza alle stringenti normative nazionali ed internazionali» ha recuperato 36 persone di cui due donne e otto bambini.
                                                ****

Altri migranti e ancora scontri. Le Ong continuano a far pressione sull'Italia e a combattere la linea dei porti chiusi. Ieri la Mare Jonio ha recuperato 30 migranti al largo della Libia da un gommone in avaria e li ha subito portati verso l'Italia. La nave umanitaria questa mattina ha fatto il suo ingresso in acque italiane nonostante i divieti annunciati dal ministro dell'Interno Matteo Salvini, che non intende in alcun modo permettere all'imbarcazione "dei centri sociali" di far sbarcare i clandestini nel Belpaese. "In Italia arriva chi ha il permesso - ha detto Salvini - con i soldi risparmiati si assumeranno 8mila uomini nelle forze dell'ordine".

Il fatto è che "pochi minuti fa" la Mare Jonio "è entrata acque territoriali italiane 12 miglia a sud di Lampedusa". Ad annunciarlo è la stessa Mediterranea Saving Humans con un post su Twitter. "È stata raggiunta da due unità della guardia di finanza per un controllo di polizia", spiegano.

Nessun commento:

Posta un commento