martedì 8 maggio 2018

Sul Teatro Regio di Torino, Evelina Christillin e Francesca Gentile Camerana - monumentali, eleganti, ammiratissimi trumeaux dei salotti torinesi - l'una mente spudoratamente mentre l'altra tace per non mentire

"Chi temeva che i cosacchi a Cinquestelle arrivassero ad abbeverare i cavalli nel Po si è tranquillizzato. E chi invece sperava che la rivoluzione grillina cambiasse faccia a Torino in tre giorni è rimasto deluso. Dopo la vittoria di Chiara Appendino, la città è andata avanti come prima, dice il filosofo Gianni Vattimo (che l’ha votata): con l’amministrazione che funziona – e funziona abbastanza bene. La sindaca è una figlia della ben educata borghesia torinese che non la vede certo come un corpo estraneo. Quanto al popolo delle periferie, l’ha votata in massa e ora aspetta che qualcosa migliori."

Così scriveva un memorialista delle imprese grilline, Barbacetto, sul 'Fatto quotidiano', all'indomani della elezione della Appendino a sindaco di Torino, succedendo a Fassino.

Questo ha ripetuto la signora torinese dello sport, Evelina Christillin, invitata nel salotto televisivo di Lilli Gruber, consigliando tutti a non temere la calata dei grillini,  anche nelle istituzioni dello Stato, e anche a braccetto con il PD postrenziano (a proposito quando comincia l'era del postrenzismo?)

 E non si è fermata a questa  affermazione generale. E' entrata anche nel particoalre, affermando che a Torino la sindaca grillina ed il governatore, Chiamparino, PD, governano bene, come si vede dai vari dossier che hanno  esaminato e risolto egregiamente, come ad esempio quello del Teatro Regio.

 No, qui la Christillin si sbaglia e di grosso. perchè proprio nel caso del Teatro Regio, checchè ne dica la signora , che vuole ovviamente mantenere buoni rapporti anche con chi come la Appendino, ad ogni prova  scritta, commette errore gravissimi nella soluzione dei  quiz, la sua stimatissima Appendino ha commesso un errore madornale. Ha chiamato, su consiglio e forse anche ordine di Beppe Grillo, un signore che  una grande carriera di amministratore culturale da noi non l'ha fatta, nonostante che sia attivo in tal campo da alcuni decenni. Intentiamo William Graziosi. Sì, andava sostituito Walter Vergnano, da troppi anni al vertice del Regio, e che, negli ultimi, aveva avuto dissidi insanabili con Noseda  e  pasticiava con i conti - come del resto, proprio sui conti, anche i sindaci di Torino hanno pasticciato con il Teatro.
 Nel caso della sostituzione di Vergnano con Graziosi, ha prevalso la assonanza delle iniziali dei rispettivi nomi: William sostituisce Walter. W in ambedue,una doppia che fa fico!

Per la contestatissma nomina di Graziosi il CdI del Tetaro Regio, presieduto dalla  Appendino si è spaccato, il rappresentante della Regione (cioè di Chiamparino) si è opposto, e due altri consiglieri si sono dimessi, per cui Graziosi se l'è votato praticamente da sola la Appendino (e Grillo, membro esterno del Comune).

 E questo per la Christtilin  vuol dire ottima risoluzione del problemi  da parte della Appendino, d'amore e d'accordo con Chiamparino? La coraggiosa signora torinese,  promossa da Renzi,  o comincia a perdere colpi o vuol far vedere al paese cosa si fa  per restare a galla.

In un lungo dettagliato e documenntatissimo articolo, Luigi Boschi sul suo blog, a proposito del 'fattaccio' del Teatro Regio,  si domandava che fine  avessero fatto due signore della crema torinese, la Christillin e Francesca Gentile Camerana e perché mai non avessero aperto bocca  sull'affaire. Dopo le dichiarazioni della Christillin,  anche il silenzio della Camerana non ha bisogno di ulteriori spiegazioni, perché un senso ce l'ha!

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