"Speriamo che Venezia ora non diventi la meta preferita di altri 50 milioni di cinesi, perché stiamo raggiungendo un punto di non ritorno in cui i residenti non si riconoscono più e le botteghe storiche spariscono". A parlare, a margine di un convegno sabato mattina a Ca' Vendramin Calergi sulle opportunità derivanti dalla "Nuova via della seta", è stata la sottosegretaria del governo Ilaria Borletti Buitoni, che ha la delega al Turismo: "Venezia flussi non regolati non li regge - ha sottolineato - La promozione del turismo cinese va benissimo, però serve intervenire. So che il sindaco Brugnaro ha in mente alcune iniziative in questo senso, vedremo che effetto avranno".
"Puntare su itinerari alternativi"
Il rapporto tra i due è stato spesso caratterizzato da botta e risposta a colpi di tweet: "Ho notato che il primo cittadino non mi ha salutato oggi - ha spiegato ai cronisti - cosa che mi ha molto divertito. Penso che non sia un buon presupposto per eventuali future azioni comuni". Secondo il sottosegretario "la nuova via della seta ha anche implicazioni commerciali e infrastrutturali, e questo lo considero fantastico, ma il turismo serve spostarlo su mete alternative".
"No a una Venezia come Disneyland"
L'intento a livello nazionale è di lavorare soprattutto con i visitatori europei per indurli a scoprire l'Italia "minore" dei borghi e dei paesaggi: "C'è un fondamentale bisogno - ha continuato - preservare Venezia e non farne una specie di Disneyland per visite distratte. Serve una politica, che è difficilissima, di medio e lungo termine promuovendo le visite in bassa stagione e puntando su itinerari diversificati. Serve disincentivare il turismo nei mesi 'di punta'. Il sindaco Brugnaro - ha concluso - dice che Venezia non è solo la città storica, ma che ha respiro metropolitano. Ma c'è qualche cosa della Venezia metropolitana sostituibile alla città storica?".
Nessun commento:
Posta un commento