Un post sui social: “Occasione persa. C’erano le condizioni per l’ostruzionismo e l’esercizio provvisorio. Potevamo farli sbavare di rabbia sulla cosiddetta manovra blindata e gli abbiamo invece fatto recitare Marinetti”. A scriverlo è Marcello Degni, 67 anni, economista esperto di finanza pubblica e di procedure di bilancio, già assessore al comune di Rieti, con incarichi di docenza in diverse università. E soprattutto consigliere della Corte dei conti. La sera del 30 dicembre, dopo l'approvazione definitiva della manovra, affida alla piattaforma X il suo pensiero, aggiungendo un tag per rivolgersi alla segretaria Pd Elly Schlein. E scatena una bufera.
Il centrodestra insorge: "È inquietante che Marcello Degni, titolare del delicato ruolo di consigliere della Corte dei Conti, prenda posizioni estreme palesemente contrarie agli interessi dell'Italia, al punto che nessuno in Parlamento ha osato sostenerle”, afferma per primo il capogruppo di Fratelli d'Italia al Senato, Lucio Malan, sollevando oggi la questione. Nel giro di poche ore trova sponda da più parti, tra meloniani e leghisti che unanimi chiedono le dimissioni di Degni e la presa di distanze da parte dei dem.
Tanto che la Corte dei conti deve intervenire per annunciare che il caso delle dichiarazioni, “espresse su social media al di fuori di canali istituzionali e che non rappresentano in alcun modo posizioni dell'Istituto”, verrà esaminato “in via di urgenza nella prossima adunanza del Consiglio di presidenza per le valutazioni di competenza.
Degni, che nel suo profilo social si definisce 'economista, di sinistra, disilluso dei partiti italiani', è consigliere della Corte dei Conti dal 2017 su proposta dell'allora premier Paolo Gentiloni.
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