Dopo Sergio Mattarella anche Giorgia Meloni non sarà alla Scala giovedì per l’inaugurazione della stagione lirica del massimo teatro lirico italiano. La presidente del Consiglio sarà a Milano il 7 dicembre, ma il suo programma, ancora in via di definizione, prevede solo la firma alla Fiera di Milano di un protocollo con il governatore della Lombardia Attilio Fontana per l’assegnazione di 709 milioni su un totale di 1,2 miliardi di fondi per la coesione sociale, tra i quali sono previsti i finanziamenti a 14 comuni per la rigenerazione urbana.
Quindi una breve visita della premier all’Artigiano in Fiera, alla quale dovrebbe essere presente anche il vice premier e ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini e un pranzo organizzato dal presidente della Fondazione Fiera Enrico Pazzali. Quindi pranzerà con 500 poveri al Portello, che sono quelli curati in collaborazione con il progetto Arca.
Nel primo pomeriggio Meloni partirà per il Piemonte e non potrà quindi assistere alla Prima alla Scala, come era accaduto lo scorso anno. Al momento, non è previsto alcun contatto ufficiale con il sindaco di Milano Beppe Sala. Anche dal teatro confermano che la premier non risulta presente alla prima di Don Carlo di Giuseppe Verdi diretto da Riccardo Chailly con la regia di Lluis Pasqual.
"Siete stati grandiosi, una grande serata e sono contenta che l`abbiamo fatta insieme – aveva dichiarato la presidente del Consiglio solo pochi giorni fa al termine del concerto dell’orchestra della Scala a Dubai in occasione della Cop28 - Ho scoperto che è la prima volta nel Golfo addirittura. Mi avete regalato un grande orgoglio, congratulazioni". Alla Scala, giovedì 7 non ci sarà nemmeno, ma questo era già noto, il presidente della Repubblica Mattarella, che lo scorso anno aveva partecipato alla serata inaugurale della stagione scaligera.
In quella occasione, l'anno scorso Meloni era accompagnata da Giambruno, e tra gli ospiti internazionali era presente la presidente della commissione europea Ursula von der Leyen. Il palco centrale della Scala nella tradizionale Prima di Sant’Ambrogio quest’anno sarà meno affollato. Certa solo la presenza del presidente del Senato Ignazio La Russa, del ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, del governatore lombardo Fontana, del sindaco di Milano Beppe Sala. Ci sarà anche il vice premier e ministro alle Infrastrutture Salvini, che finora aveva partecipato alla Prima solo una volta, ma quando era consigliere comunale della Lega.
Bisogna risalire al 2016 per ricordare una cosi scarsa presenza istituzionale alla inaugurazione della stagione della Scala. Quell’anno per colpa della crisi del governo di Matteo Renzi, l’allora presidente della Repubblica Matterella annullò la sua partecipazione a causa delle consultazioni e la difficile situazione politica dopo l’esito del referendum tenne lontani i politici da Milano e nessun rappresentante del governò partecipo alla prima di Madama Butterfly di Giacomo Puccini.
Lo scorso anni, invece, si rischio l’overbooking con la contemporanea partecipazione di quattro delle prime cinque cariche dello Stato. Circostanza che nella storia della Scala ha avuto pochi precedenti. Come nel 2011 quando il palco centrale ospitò sia l’allora capo dello Stato Giorgio Napolitano che il premier dell’epoca Mario Monti appena nominato. Il presidente Mattarella ha assicurato al sovrintendente alla Scala Dominique Meyer che sarà presente l’anno prossimo, ma una cosa è certa: quest’anno si annuncia una Prima un po’ sotto tono dal punto di vista mondano e istituzionale, ma di grandissimo livello dal punto di vista musicale. A conferma di questo fatto la presenza nel cast stellare del Don Carlo di nomi come Anna Netrebko, Francesco Meli, Luca Salsi, El?na Garan?a, Michele Pertusi e Ain Anger . Oltre alla direzione del direttore musicale del Piermarini Chailly.
Nessun commento:
Posta un commento