sabato 16 dicembre 2023

Genova, Nuovo Teatro Carlo Felice. Consigliere M5s, di nomina ministeriale, lascia per protesta contro il Governo che taglia i fondi (da La Repubblica)

 

Luca Pirondini, M5S: “Ho lasciato il Carlo Felice, perchè questo governo taglia i fondi. Non potevo continuare a rappresentare il Ministero della Cultura”
Luca Pirondini, M5S: “Ho lasciato il Carlo Felice, perchè questo governo taglia i fondi. Non potevo continuare a rappresentare il Ministero della Cultura”

"Spiace contastare che nel centrodestra c'è chi parla a vanvera e rivolge accuse ridicole senza conoscere i fatti: come è facile ricostruire dal 6 dicembre scorso, infatti, ho rassegnato le mie dimissioni da membro del consiglio di indirizzo del Teatro Carlo Felice di Genova - incarico che ho ricoperto a titolo assolutamente gratuito - comunicandolo al presidente della Fondazione". Così il capogruppo del M5s in commissione cultura, Luca Pirondini.

"L'ho fatto perché non posso più rappresentare in quella sede il ministero della Cultura di un governo che taglia risorse a una delle istituzioni culturali più importanti della mia città e del Paese. Già a inizio novembre avevo denunciato il taglio dei finanziamenti e annunciato che mi sarei battuto per il ripristino con un emendamento in manovra. Lo riscriverei e rifirmerei mille volte perchè provare a difendere un presidio culturale dai tagli del governo Meloni è un mio preciso dovere di parlamentare e di rappresentante del territorio in cui sono stato eletto. Quanto alle accuse di mancata trasparenza mi viene da sorridere: il mio ruolo nella Fondazione - che ribadisco ho reso a titolo assolutamente gratuito - è di pubblico dominio dal 2019 e basta andare su Google per vederlo, a differenza di altri i cui ruoli in società private sono emersi solo grazie a inchieste giornalistiche. Chi afferma che avrei agito in favore del 'mio' teatro pecca di analfabetismo istituzionale, ignora il valore universale della cultura e omette di dire che i miei interventi si sono rivolti contro tutti i tagli del governo e per il ripristino di tutto il Fondo per lo Spettacolo dal vivo.

Con le mie dimissioni dal consiglio di indirizzo del Teatro Carlo Felice denuncio, da uomo che ha scelto la cultura come professione prima ancora che da parlamentare, l'assoluto fallimento di questo governo sul fronte delle politiche culturali e i tagli insensati a diversi comparti, così come il tradimento nei confronti dei professionisti dello spettacolo con la finta indennità di discontinuità", conclude.

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