Per un pò abbiamo seguito ieri sera tardi, la puntata 'In barba a tutto', la trasmissione condotta da Barbareschi, che ne è anche l'autore, in onda su Rai Tre.
La trasmissione ogni puntata ha un terzetto di ospiti, mai persone normali, a meno che per persone normali non si intendano registi come Agosti che parla del suo regno, l'Azzurro Scipioni, miracolato da una grande Fondazione bancaria. Mentre persone normali non erano affatto né Asia Argento - che ha comunque rivendicato di essere una persona tutta casa e famiglia, quando non è sul set - né lo psicologo, specializzato in 'parafilie', gli amori cioè che vanno oltre l'amore per le persone, e si fissano su cose ed altro. Ma chi va con gli zoppi...
E perciò l'unico che alla fine non è normale è proprio Barbareschi, che ieri si è definito 'maiale romantico' e che fonda la trasmissione sulla sua chiacchiera continua - non sputa mai, come si diceva una volta - non lascia mai agli ospiti lo spazio per finire un concetto od anche una frase, perchè parla sempre lui che ne sa una più del demonio, coadiuvato da un buffone che lui comanda a bacchetta, perchè produca di volta involta il sottofondo sonoro.
Insomma, se non ci fosse lui, la sua trasmissione sarebbe perfino ascoltabile e guardabile, con ospiti normali alla maniera che tutti auspichiamo, e che non è ovviamente quella che ci tocca sorbire ogni giorno, tutte le volte che accendiamo la tv.
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