lunedì 30 novembre 2020

C'è chi vuole scomunicare il Papa e accusare di apostasia la Chiesa cattolica

  Ormai Papa Bergoglio, il gesuita, è per i più reazionari  della stessa Chiesa, un comunista. Una parte, poi, di credenti ritiene di poterlo giudicare in base ai propri limitati orizzonti umani e religiosi. Tale atteggiamento fortemente, ma ingiustificatamente, critico, nei confronti del Pontefice e del suo magistero, scaturisce dalle sue posizioni 'umane' ed 'umanitarie' che, forse, la Chiesa nella sua  catechesi  ha, nei secoli, dimenticato o sottovalutato.

Ora, poi, dopo che Bergoglio ha detto che 'la dottrina della proprietà privata può essere ridiscussa' gli accusatori del Papa manifesteranno,  con  forza ancora maggiore, il loro disaccordo, anche platealmente, ignorando che tale dottrina compare in alcuni importanti 'padri della chiesa' dei primi secoli, che affermavano: 'la terra essere di tutti'.

Gli avversari di Bergoglio e della Chiesa si ergono ora anche a difensori della tradizione liturgica, come nel caso della Messa di Natale che l'epidemia consiglia di anticipare per rispettare il cosiddetto 'coprifuoco'. 

Che problema pone l'anticipare ad orario compatibile con le attuali norme sanitarie la Messa cosiddetta 'di mezzanotte'? Tale usanza liturgica, certo antica, non è un dogma, spostarla temporalmente, seppure tolga quell'aura di mistero a tale liturgia, non tocca nessun 'fondamentale' della dottrina e della vita della Chiesa. E, del resto, non è che momentanea, causa pandemia.

 Nè si può mettere altra croce sulle spalle già 'traballanti' del vecchio Pontefice,  per la sua mancata preghiera in Piazza di Spagna nella festa dell'Immacolata. Il Papa ha accolto l'invito dei medici ad evitare assembramenti che potrebbero protrarre, con nuovi contagi, gli esiti già negativi dell'epidemia.

Se osserveremo tutto ciò che ci viene imposto o raccomandato dalle autorità sanitarie,  ben presto torneremo alla celebrazione della Messa di Natale, a mezzanotte, e vedremo il Pontefice recarsi a Piazza di Spagna per rendere omaggio alla Madonna, nel giorno della festa dell'Immacolata Concezione, come da consolidata tradizione.

 Ma prima deve finire l'emergenza Coronavirus.


------------------------------------------------------------------------------------Il tema dell'uso della ricchezza e della proprietà di mezzi economici è stato sempre presente nel magistero della Chiesa. Paolo VI:

Nella sua lettera Octogesima adveniens al signor cardi­nale Maurizio Roy, in occasione dell’80° anniversario dell’enci­clica Rerum novarum, il santo padre Paolo VI, nel riprendere il tema della giustizia sociale, scrive : nella crescita disordinata della città «nascono nuovi pro­letariati. Essi si installano nel cuore delle città, talora abbando­nate dai ricchi, si accampano nelle periferie, cintura di miseria che già assedia in una protesta ancor silenziosa il lusso troppo sfacciato delle città consumistiche» ; «sviluppa la discri­minazione e anche l’indifferenza; fomenta nuove forme di sfruttamento e di dominio dove certuni, speculando sulle necessità degli altri, traggono profitti inammissibili». «Sono in realtà i più deboli le vittime delle condizioni di vita disumanizzanti, che degradano le coscienze e nuocciono all’istituzione familiare: la promiscuità degli alloggi popolari rende impossibile un minimo di intimità; i giovani focolari attendono invano un’abitazione decente e a prezzo accessibile, si demoralizzano e la loro unità può anche trovarsi compromessa; i giovani fuggono da una casa troppo piccola e cercano nella strada delle compensazioni e delle compagnie incontrollabili» . Conseguenze: «delinquenza, criminalità, droga, erotismo».


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