Non era mai successo prima - meglio era successo solo pochissime altre volte per cause indipendenti dai reggitori del teatro e comunque eccezionali - che a sant'Ambrogio non si inaugurasse la stagione scaligera, da quando la tradizionale inaugurazione di stagione era stata spostata dal 26 al 7 dicembre.
Ora accade anche questo, a causa di una pandemia che il mondo non aveva mai conosciuto prima d'ora. Occorre accettare la particolare situazione, ed attendere che passi la nottata' sanitaria. Non c'è altro da fare. Anche perché un diverso atteggiamento potrebbe avere conseguenze nefaste sulla vita e la salute degli individui, come già accaduto anche alla Scala, stando alle notizie dei molti positivi al Covid fra orchestra e coro.
Nel frattempo il teatro supplisce alla diretta televisiva su Rai 1 con un gala al quale parteciperanno molte star internazionale del canto.
Ciò fatto - sperando che tutto fili liscio - la Scala non può incrociare le braccia e chiudere dopo San'Ambrogio, come sta già facendo. Tutti gli altri grandi teatri italiani, senza eccezione, si stanno industriando per non tenere inattive le loro compagini artistiche, con programmi a porte chiuse, senza pubblico, e trasmessi via streaming.
Danilo Rossi, storica viola e primo leggio alla Scala, ha lamentato questa situazione scaligera con una lettera pubblicata sul Corriere della Sera, alla quale ancora non abbiamo letto sensata risposta del vertice del teatro, come verrebbe da attendersi.
E veniamo a sant'Ambrogio. Salta Lucia di Donizetti. Perchè non si può fare a porte chiuse e senza pubblico? Perchè essendo costosissima - come tutte le inaugurazione scaligere - l'assenza di pubblico e la mancata consistente entrata al botteghino non lo consente. Si è sempre detto che dalla sola serata inaugurale, la Scala ricavava qualcosa come 2 milioni di Euro. Una somma considerevole, senza la quale, l'inaugurazione è in totale passivo. I nuovi RICCHI arrivati nel CDA scaligero, non hanno pensato di mettere mano ai loro portafogli?
Comunque per guadare al bicchiere mezzo pieno, ci viene da pensare che non è poi una tragedia. L'inaugurazione con tutti crismi, la si farà il prossimo anno, sperando che il maledetto virus sia nel frattempo completamente reso inoffensivo dai vaccini.
E poi, volete mettere un foyer scaligero, vuoto di tutta quella esposizione di carne umana, spesso anche inguardabile e stantia, e dal quale non fuoriusciranno quelle voci inutili e prive di senso invitate a parlare solo perchè vestite da gran sera e ingioiellate, forse anche con 'falsi', come una madonna miracolosa?
A noi poi che alla inaugurazione di stagione milanese avremmo assistito dal salotto di casa, non mancherà quella coppia tv, fatta come sempre da 'una bella ed una bestia', chiamata a riempire di idiozie i tempi morti della ripresa. Fosse dipeso da noi quella coppia, le molte che si sono succedute, le avremmo eliminate anche materialmente, perchè non se ne sentiva il bisogno.
Per questa e mille altre ragioni, non ci strapperemo le vesti se, per un anno, il Sant'Ambrogio milanese, sarà senza inaugurazione di stagione alla Scala. Alla prossima.
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