Comincia questa sera la serie di dirette OPERISTICHE, in streaming, dai teatri italiani: Otello da Firenze ( Rai 5); poi Traviata da Trieste; a seguire Barbiere di Siviglia da Roma (Rai 3, sabato 5 dicembre, ore 16.15), e gala lirico dalla Scala di Milano a Sant'Ambrogio, il 7 DICEMBRE che, invece, va su Rai 1.
Ad eccezione della Scala che, come si sa, ha uno statuto speciale, gli altri teatri aderiscono alla iniziativa dell'ANFOLS che, sfruttando le tv delle istituzioni ed in accordo con l'Ansa, si è impegnata a trasmettere in streaming, talvolta in live-streaming, e per una sola serata, una rappresentazione lirica, senza pubblico in sala.
Chi ha fatto uscire maggiori notizie sulla particolare operazione che consente al teatro di rappresentare un'opera, senza pubblico, è stata l'Opera di Roma che ha contrattualizzato per la direzione del capolavoro rossiniano Daniele Gatti, e il regista Mario Martone.
Prima dell'Opera di Roma, questa sera, dal Teatro del Maggio Musicale Fiorentino, viene trasmesso Otello, direttore Zubin Mehta, regista Valerio Binasco. Sia Firenze che Roma hanno registrato con Rai Cultura, trasmessi su Rai 5 e Rai 3.
Pereira ha dichiarato che dopo Otello il teatro chiude con l'opera, in ragione degli alti costi di una rappresentazione, che la trasmissione in streaming, ma senza pubblico, non può certo sostenere.
Curiosità desta il fatto che proprio due fra le Fondazioni liriche italiane più indebitate: Teatro dell'Opera di Roma e Teatro del Maggio Musicale Fiorentino, abbiano soldi per mettere in scena un'opera, senza pubblico, benché trasmessa in streaming, e per le quali forse si farà poi un film. Strano no?
La Scala, proprio per il fatto che una messinscena è costosa - ma i cui costi negli anni passati erano ampiamente coperti dai biglietti venduti - non potendo ora avere pubblico in sala, ha deciso di rinunciare alla Lucia di Donizetti per questo Sant'Ambrogio, ripiegando sul gala lirico che certamente avrà dei costi ma che non possono mai arrivare a quelli di una messinscena.
Quelli che per anni hanno criticato il Concerto di Capodanno dalla Fenice( Rai 1 in diretta), al cui programma noi abbiamo collaborato per oltre dieci anni, avranno da ridire ora che un analogo concerto si svolge alla Scala, oppure taceranno vigliaccamente?
E la Scala vanta uno storico contratto che impegna la Rai ad una ripresa della serata inaugurale, immaginiamo non gratuita, nel quale è compreso anche il Concerto di Natale - interamente mozartiano - che quest'anno sarà diretto da Michele Mariotti, che ogni anno offre al pubblico televisivo un programma bislacco ed inadatto - e i risultati in termini di audience si vedono.
Tornando all'Otello di Firenze, nel quale canta Luca Salsi (Jago), ci ha colpito una sua dichiarazione a Repubblica di alcuni giorni fa. Il noto baritono lamentava la situazione attuale e i riflessi di essa sulle sue finanze. Come possiamo credergli quando dice di aver chiesto un prestito bancario per andare avanti? Scherza naturalmente, perché se prestito bancario ha chiesto questo gli sarà servito non per vivere, ancor meno per sopravvivere, bensì per mantenere il tenore di vita di un cantante di successo: Perciò quella sua dichiarazione suona come un insulto per le persone che con la pandemia hanno perso un lavoro, magari precario.
A Lui, basterà che per un periodo rifletta che si può vivere anche con meno agi, come capita a molti, per non lamentarsi.
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