Duecentosettanta concerti in ventinove anni, centoquaranta fra ensemble e solisti ospitati – molti tornati più volte – e oltre milleduecento pezzi eseguiti: la rassegna di musica moderna e contemporanea Traiettorie si avvia a celebrare dal 29 agosto il proprio terzo decennio di vita con alle spalle numeri che dimostrano come, pur nata e cresciuta fuori dai circuiti metropolitani, si sia assestata come una delle più prestigiose e riconosciute manifestazioni in Europa dedicate alla scena musicale di oggi.
Nata all’alba dell’ultimo decennio del Novecento con un memorabile concerto dedicato a Luigi Nono, Traiettorie ha saputo conquistare nel tempo un proprio pubblico, ampliandolo sempre di più e contribuendo in maniera significativa ad avvicinare molti ascoltatori alla musica contemporanea, di cui ha nei fatti colmato l’assenza nella vita musicale di Parma fino a quel momento.
Grazie all’interazione con il tessuto culturale cittadino ha poi dialogato in molte occasioni su più fronti, rivelando quella predisposizione al colloquio con le arti che del resto è già evidente dalla scelta di affidare la realizzazione dell’immagine di ogni edizione a un artista figurativo differente, fra cui si contano nomi come Schifano, Vedova, Bendini, Clemente, Lumaca e Gianquinto. Predisposizione che si conferma anche quest’anno con la scelta dell’opera pittorica Il grido della luna (2000) dell’artista siciliano Piero Guccione.
Per celebrare questo trentesimo anno di vita Fondazione Prometeo, che organizza la rassegna, e Martino Traversa che ne è il fondatore e direttore artistico, avevano preparato un’edizione spalmata eccezionalmente su circa un semestre fra maggio e ottobre, anziché concentrata nell’autunno come da tradizione: non solo per festeggiare in forme adeguate, ma anche per unirsi con entusiasmo alle dinamiche di Parma 2020.
La situazione di emergenza sanitaria ha purtroppo comportato l’annullamento di due concerti (Ensemble Prometeo – diretto da Marco Angius – ed Ensemble MusikFabrik) impedendo la realizzazione dell’edizione nella sua forma integrale.
Ma Traiettorie non si ferma e riparte ad agosto con sette concerti che si terranno tra il complesso monumentale della Pilotta – in particolare all’interno di Teatro Farnese – e la Casa della Musica, con programmi che mescolano autori provenienti in gran parte dai tre principali filoni della cultura musicale del secondo Novecento – Italia, Francia e Germania – e con la proposta di sei prime italiane e della prima assoluta di un nuovo brano di Hugues Dufourt.
Si comincia sabato 29 agosto nel Cortile del Guazzatoio del complesso monumentale della Pilotta, a conferma del solido rapporto che lega ormai da anni questa istituzione e la rassegna: in programma il trio di percussioni ZAUM_percussion (Simone Beneventi, Carlota Cáceres e Matteo Savio) in un singolare concerto che propone Okho, brano composto da Iannis Xenakis per un’altra celebrazione storica, il bicentenario della Rivoluzione Francese, a fianco di «Reflets en trio» di Carlos Roqué Alsina e Tribadabum di Vinko Globokar, proposto al pubblico nella versione che prevede sul palco, oltre ai tre percussionisti, il coinvolgimento di partecipanti selezionati tramite una call for performer.
Si prosegue mercoledì 30 settembre al Teatro Farnese: torna in questo caso dopo sei anni un ensemble caro a Traiettorie, Court-circuit, diretto da Jean Deroyer, con una serata tutta dedicata alla Francia (Dubedout e Hurel con prime italiane, Leroux, Bertrand, Hervé). Corposo e di grande interesse è poi il programma offerto l’8 ottobre dall’unico pianista solista di questa edizione, Florent Boffard, perché lega splendidamente il mondo del virtuosismo ottocentesco (due Studi di Chopin) al Novecento tramite György Ligeti (Fanfares dal primo libro degli Studi) e Claude Debussy, di cui tre studi, qui eseguiti, sono presi a riferimento da Marco Stroppa per i suoi Trois Études.
Del compositore veronese si potrà ascoltare anche il nuovo studio Pour les Sixtes insoumises, in prima italiana; la seconda parte presenta due brani del filone seriale del pianismo novecentesco (la Suite op. 25 di Schönberg e la Sonata di Berg) e uno dei brani che registrano l’adesione di Boulez ai principi dell’aleatorierà e imprevedibilità esecutiva: Formant 2: Trope, tratto dalla Terza Sonata.
Lunedì 12 ottobre sale sul podio Marco Angius, questa volta alla guida dell’Orchestra di Padova e del Veneto di cui è direttore musicale e artistico da cinque anni, con un programma che intreccia Bach, Hindemith, Stravinskij, Schönberg e un nuovo arrangiamento, composto da Pierre-Alain Monot e qui eseguito in prima italiana, delle Variazioni per orchestra di Webern. Quest’ultimo è del resto, dopo Kurtág e Berio, il compositore più eseguito in questi trent’anni di Traiettorie, una classifica che vede nei primi dieci posti anche uno dei maestri più influenti del Novecento, Pierre Boulez.
E proprio Ensemble Intercontemporain, l’orchestra da camera fondata da Boulez, ancora punto di riferimento nel mondo dell’esecuzione della musica contemporanea, sarà ospite per la prima volta a Traiettorie martedì 20 ottobre, con brani dello stesso Boulez, di Lachenmann, Carter, Chaigne, Chihara, Schöllhorn e Traversa.
La rassegna si chiude con un doppio concerto di Ensemble Nikel, quartetto di sassofono, chitarra elettrica, pianoforte e percussioni, alla Casa della Musica, partner tradizionale e ormai solidissimo che ospita da anni i cartelloni di Traiettorie.
Nel primo, il 29 ottobre, saranno proposte una prima italiana di Enno Poppe, una prima assoluta di Hugues Dufourt e un pezzo di Marco Momi; con il secondo, che concluderà la rassegna il 30 ottobre, la prima italiana di bright Darkness dell’austriaco Klaus Lang.
La realizzazione di Traiettorie, partner di Italiafestival, sarà possibile grazie al sostegno di: Comune di Parma, Casa della Musica di Parma, Regione Emilia-Romagna, Complesso Monumentale della Pilotta, Università degli Studi di Parma, Fondazione Cariparma, Fondazione Monteparma, Chiesi Farmaceutici, Fondazione Nuovi Mecenati - Fondazione franco-italiana di sostegno alla creazione contemporanea, Symbolic, Sina Hotel Palace Maria Luigia, Macrocoop – Servizi per la comunicazione. Rinnovata anche la collaborazione con Rai Radio3 e Magazzini Sonori come media partner.
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