È morto ieri sera a Roma Sergio Zavoli, maestro del giornalismo televisivo. Aveva 96 anni. Padre di programmi storici come La notte della Repubblica, è stato radiocronista, condirettore del telegiornale, direttore del Gr, presidente della Rai dal 1980 al 1986, autore di inchieste che hanno segnato la storia.
''La scomparsa di Sergio Zavoli rappresenta una perdita incolmabile non solo per la Rai, con la quale la sua storia professionale e personale è profondamente intrecciata, ma per tutto il Paese''. Lo scrivono in una nota il presidente della Rai Marcello Foa e l'amministratore delegato Fabrizio Salini.
''Dopo aver esordito in radio ed aver dato anche in quei primi anni il suo insostituibile contributo, Sergio Zavoli, successivamente impegnato con spessore e intelligenza nel giornalismo sportivo, ha firmato inchieste articolate e penetranti che hanno segnato in profondità la storia civile del paese: approfondimenti come "Nascita di una dittatura" e "La notte della Repubblica" hanno ripercorso in forma problematica pagine drammatiche di storia nazionale mettendo in luce elementi di debolezza e anche capacità di riscatto della società italiana in quei cruciali passaggi. La presidenza della Rai in anni difficili, ruolo svolto sempre con spirito di servizio autentico, ha caratterizzato in profondità un passaggio fondamentale nella storia dei media in Italia. Il successivo periodo nelle Istituzioni come senatore della Repubblica e il ruolo di presidente della Commissione di Vigilanza sul sistema radiotelevisivo sono stati il naturale completamento di un percorso di impegno civile, che Zavoli ha interpretato con un senso profondo dello Stato, inteso come articolazione delle istituzioni democratiche e di servizio alla comunità nazionale. Scrittore attento e acuto, ha valorizzato la lingua italiana utilizzandola con sapienza di volta in volta per veicolare notizie, impressioni, descrivere fatti, spiegare fenomeni sociali e processi politici complessi; Sergio Zavoli è stato un intellettuale al servizio del paese formatosi e cresciuto in Rai, autenticamente intesa come Servizio Pubblico'', conclude la nota Rai.
'La cultura italiana perde oggi un pilastro. Sergio Zavoli è stato un esempio e un maestro di giornalismo. Un autentico e profondo difensore della Rai Servizio Pubblico. Ha segnato la storia dell'informazione in Italia. Siamo certi che la Rai saprà trovare il modo migliore per rendere omaggio a una personalità che ne ha onorato tutta la vita il servizio''. Lo scrive l'Esecutivo Usigrai in una nota.
''Una perdita enorme per la cultur aitaliana, un fortissimo dolore personale. Zavoli è stato un riferimento e un maestro per intere generazioni di giornalisti, ma è stato anche narratore, uomo di cinema, poeta, parlamentare. Io ho potuto diventarne amico e mi mancheranno la forza tranquilla della sua saggezza, la quiete della sue parole, la saldezza dei suoi valori". Così il ministro per i beni e le attività culturali e per il turismo, Dario Franceschini.
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