MONTEPULCIANO, 1° agosto 2020 – Il concerto di chiusura in Piazza Grande con l’Orchestra Poliziana al fianco del celebre violinista Francesco D’Orazio e di Mariangela Vacatello, pianista apprezzata in tutto il mondo, diretti dalla bacchetta di Roland Böer (ore 21.30); la prima drammaturgia firmata da Marco Tullio Giordana interpretata da Alessio Boni, Michela Cescon sulla la chitarra di Giacomo Palazzesi al Teatro Poliziano, dopo il tutto esaurito dell’anteprima (ore 18); l’installazione luce di Gianni Trabalzini e Alessandro Martini sul Prometeo di Skrjabin alla memoria di Guido Levi (ore 23.30). Una serata tra performance, solisti illustri e volti noti del cinema festeggia la 45esima edizione del Cantiere Internazionale d’Arte nell’ultima giornata di domenica 2 agosto.
Al Teatro Poliziano, si rinnova l’appuntamento con la pièce di Marco Tullio Giordana, qui al suo debutto come drammaturgo in Fuga a tre voci, ispirata al noto epistolario tra Ingeborg Bachmann e Hans Werner Henze, con Alessio Boni, Michela Cescon e la chitarra di Giacomo Palazzesi (ore 18, via del Teatro 4). Una complessa partitura per i due attori si coniuga con la musica di Henze, in questo omaggio al fondatore del Cantiere e a una delle voci più influenti del Novecento, in un dialogo tra musica e poesia. Il carteggio tra i due è stato integralmente rielaborato da Marco Tullio Giordana durante il lockdown, mentre Giacomo Palazzesi ha propiziato la connessione con il Cantiere Internazionale d’Arte di Montepulciano, che ha subito accolto la produzione. Lo spettacolo è realizzato in collaborazione con Teatro di Dioniso Torino.
Alle 21.30 invece è in agenda l’evento sinfonico che segna il commiato del maestro Roland Böer, alla sua ultima edizione da direttore artistico. Nel quadrilatero rinascimentale di Piazza Grande, sarà Böer a dirigere l'Orchestra Poliziana per un Concerto di Chiusura intitolato Vive l’utopia. In un programma che celebra il 250° compleanno di Beethoven, sono coinvolti nei ruoli solisti due calibri particolarmente apprezzati nelle scene mondiali: la pianista Mariangela Vacatello e il violinista Francesco D’Orazio. Quest’ultimo atto musicale rivela lo spirito del Cantiere Internazionale d’Arte, impegnando la giovane compagine orchestrale poliziana affiancata per l’occasione professionisti affermati che concorrono all’esperienza formativa dei giovani talenti. Saranno eseguiti in apertura due estratti da La tempesta e da Le Creature di Prometeo, per poi proseguire con il Concerto per pianoforte e orchestra n. 3, mentre per il finale è previsto il Concerto per violino. La curiosità è che le prove sono state allestite in un parcheggio multipiano di Montepulciano, uno spazio aperto e riparato che consente di rispettare le disposizioni sanitarie.
L’epilogo, sempre tra le architetture monumentali della Piazza Grande, è affidato alle note di Prométhée. Le poème du feu di Aleksandr Nikolaevič Skrjabin con l’installazione luce di Gianni Trabalzini e Alessandro Martini accompagnati dalla tastiera di Roland Böer (ore 23.30). La performance è dedicata alla memoria di Guido Levi, disegnatore luci e persona fondamentale per il Cantiere.
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